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Ftse Mib presto a 18.000? Ma ecco i titoli promettenti

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Milano – Volatilità massima, investitori indecisi se entrare o meno, episodi di vero e proprio caos: è questo il quadro di Piazza Affari, confermato soprattutto lo scorso venerdì da una caduta verticale improvvisa dell’indice Ftse Mib: caduta scatenata da un improvviso panic selling, che si è tradotto in ripetute sospensioni di ribasso soprattutto per i titoli bancari.

Con i problemi della Grecia, i timori di un effetto contagio sull’Italia, gli ultimi voti assegnati da Moody’s, si preferisce stare in questo momento alla finestra.

D’altronde l’Italia italiana non si sta certo mettendo in evidenza per la solidità della propria economia, tutt’altro. Ciò alimenta i timori, con lo spread BTP/Bund che continua a inanellare nuovi record, e con i BTP che rimangono fortemente sotto pressione.

In questo contesto, cosa potrà fare il Ftse Mib, considerando anche che questa settimana si saprà se il piano greco delle misure di austerity riceverà l’approvazione da parte del Parlamento? E, sempre, in questo contesto, quali sono i titoli che si presentano comunque come delle nuove opportunità?

Federico Dalla Bona, analista indipendente, sottolinea in una intervista rilasciata al canale televisivo Class Cnbc, che il “trend rimane ribassista e che per questo motivo non è escluso che il Ftse Mib arrivi in area 18.000 punti nel corso dell’estate: i supporti importanti a cui guardare riguardo al listino sono in area 19.750 e successivamente nei range rispettivamente di 19.000-19.100 e 18.750-18.800.

Le resistenze più vicine si collocano invece in prossimità di 19.500 e 19.700- 19.750. In questa situazione, tuttavia, Dalla Bona intravede due titoli su cui è positivo: si tratta di Pirelli e di Enel Green Power, che hanno “retto entrambi il trend ribassista”. In particolare, i primi supporti di Pirelli a cui guardare sono compresi tra 6,85 e 6,73-6,75 euro; la tenuta di questi livelli porterebbe a guardare a una resistenza non inferiore a 7,40 euro.

Per quanto riguarda Enel Green Power, i supporti di medio termine sono compresi invece tra 1,80 e 1,82 euro.

Parla della situazione italiana -sempre al canale televisivo Class Cnbc -anche Wolfram Mrowetz, amministratore delegato di Alisei Sim: l’esperto afferma, tra i titoli, di guardare con in interesse a Fiat, per la vicenza Chrysler che rende il titolo sempre più meritevole di considerazione, e a Mediobanca, che molto ha risentito della crisi delle banche, “quando invece non c’erano motivi validi” perchè fosse preso così di mira.

A livello settoriale, Mrowetz parla di un outlook positivo in Europa soprattutto per l’industria dell’auto e ammette poi di preferire tra i vari mercati azionari quello tedesco. Detto questo, “quando si parla di timori di fallimento per le banche italiane, rimango sorpreso”. E, tornando ai giudizi di Moody’s, “non sono convinto che quanto dicono le agenzie di rating sia così giustificato, anche perchè alla fine sono le banche francesi, inglesi e tedesche le più esposte” al problema greco.