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FONDI USA: PARTE LA FIRMA ELETTRONICA

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Il Congesso Usa ha approvato la legge sulla firma elettronica (“The Electronic Signature in Gobal and National Commerce Act”) che entrera’ in vigore dal primo ottobre.

In realta’ non si tratta di una vera e propria firma, ma di un sistema di riconscimento individuale non specificato nella nuova legge.

Le societa’ potranno utilizzare, nel rispetto della privacy del cliente, qualunque mezzo di riconoscimento (dai codici personali ai numeri della Sicurezza Sociale) teso ad accertare che vi sia un consapevole assenso.

Con l’approvazione della nuova legge, che fara’ risparmiare tempo e denaro, tutta l’industria dei fondi americani si sta preparando per permettere ai propri clienti di sottoscrive i fondi direttamente on-line senza piu’ il bisogno dell’autografo posto in calce al contratto cartaceo.

Entro la fine dell’anno dovrebbero essere operativi tutti i principali gestori.

Fidelity Investments, il piu’ grande gestore di fondi americani, e’ gia’ oggi pronto.

Vanguard Group, il secondo gestore di fondi, accettera’ inizialmente la firma elettronica solo dei vecchi clienti.

Janus Capital, sebbene favorevole a un simile cambiamento nel perfezionamento delle operazioni, limitera’ l’importo delle transazioni a $25.000.

Charles Schwab, molto piu’ cauta, utilizzera’ la firma elettronica solo in determinate circostanze per i vecchi clienti.