Il rafforzamento del real brasiliano è stato fra gli elementi che più hanno spinto le performance dei fondi “primi della classe” nell’analisi trimestrale condotta da FIDArating. In top 5 spiccano anche i fondi dedicati alle materie prime.
Ad aver perso quota, invece sono stati soprattutto i fondi azionari focalizzati su alcuni mercati asiatici, a partire da quelli indonesiano, thailandese e malese.
“Sul piano azionario si riscontra un lievissimo peggioramento rispetto al periodo precedente”, afferma Monica Zerbinati, analista presso FIDArating, “il protagonista è il Brasile, con performance medie di categoria poco superiori al 20%, a cui si associa un massimo draw down del 2,55%, decisamente contenuto rispetto alle altre categorie azionarie”.
Il risultato ha tratto beneficio dall’apprezzamento del 10,80% del real sull’euro nel periodo.
“Tra le specificazioni settoriali – tutte in allungo – è il real estate Usa a dominare le classifiche, seguito dall’immobiliare europeo”, ha aggiunto Zerbinati, citando IT, fintech e pharma tra le migliori categorie.
Anche sul fronte dell’obbligazionario “è il Brasile a generare i migliori ritorni, ma le sole dinamiche del Forex avrebbero determinato performance ancora superiori”. Nel complesso, uno dei fattori determinanti per il mercato dei bond è correlazione con l’equity: sono infatti i comparti high yield e convertibili a popolare le prime posizioni nella classifica Fida.
Lo sguardo sugli ultimi sei mesi
“L’overview semestrale mette in luce la tonicità diffusa dei mercati azionari, orientati quasi ovunque al rialzo grazie all’allentamento delle restrizioni ed alla conseguente ripresa di produzione e consumi”, commenta Zerbinati, “Taiwan, a +24%, rappresenta la migliore tra le categorie FIDA a specializzazione geografica, e beneficia ancora del rally messo a segno nel primo trimestre, mentre nel periodo più recente l’allungo si è fermato al 5,81%. Anche le mid e small cap italiane figurano tra i migliori asset dall’inizio dell’anno, con performance anch’esse prossime al 24%. Coerentemente con il focus trimestrale, Europa e Usa corrono più dei mercati asiatici”.
Sul piano settoriale “le energie tradizionali con un ragguardevole +33%, recuperano definitivamente il crollo causato dall’esplosione della pandemia”, scrive FIDArating, “in flessione troviamo unicamente i metalli preziosi e minerali, nonostante l’espansione dell’ultimo trimestre”.