Economia

Fondi d’investimento, arriva il KID

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Grandi novità in vigore quest’anno per i risparmiatori. Già adottato per i prodotti finanziario-assicurativi, il KID (Key Information Document) dal primo gennaio di quest’anno è fornito a tutti gli investitori retail di fondi d’investimento. E’ stata pubblicata infatti sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 303 del 29 dicembre 2023, la delibera n. 22551 del 21 dicembre 2022 con la quale la Consob ha approvato le ultime modifiche al Regolamento Emittenti.

Fondi di investimento: la novità del 2023

La Commissione Nazionale per le società e la borsa ha reso noto come cambiano le regole in materia di informazioni-chiave che i fondi d’investimento devono fornire ai risparmiatori. Dal primo gennaio 2023 – secondo le ultime modifiche al Regolamento Emittenti (delibera n. 22551 del 21 dicembre 2022) approvate dalla Consob in attuazione della disciplina comunitaria – il cosiddetto KID (Key Information Document), già adottato per i prodotti finanziario-assicurativi e per i Fia (fondi di investimento alternativi) chiusi, rivolti agli investitori al dettaglio, varrà anche per le altre categorie di fondi, gli Oicvm (organismi di investimento collettivo in valori mobiliari) e i Fia aperti destinati alla clientela al dettaglio.

Fino a tutto il 2022 Oicvm e Fia aperti, beneficiando di un’apposita esenzione prevista dalla normativa europea, usano, invece, un altro schema di documento informativo sintetico, il cosiddetto KIID (Key Investor Information Document), come prescritto dalle disposizioni Ue di settore.

Con ciò vengono uniformate le regole sui documenti informativi sintetici, quelli che in poche pagine descrivono le caratteristiche dei prodotti finanziari offerti, come ad esempio durata, rendimento, grado di rischio.

Dal 2023, quindi, sottolinea la Consob, tutti i tipi di PRIIPS (Packaged Retail and Insurance-based Investment Products), cioè i prodotti finanziari ibridi di natura finanziario-assicurativa, rivolti alla clientela al dettaglio, saranno accompagnati da informazioni-chiave presentate secondo lo stesso modello. Fanno eccezione le offerte di fondi Oicvm rivolte agli investitori non al dettaglio (i cosiddetti investitori “qualificati”, come per esempio banche e imprese d’investimento), per le quali i gestori potranno scegliere tra KID e KIID.

KID: cos’è e a cosa serve

Come riporta Borsa Italiana, il KID è un documento che deve “contenere le informazioni-chiave destinate a guidare gli investitori nell’assunzione di decisioni d’investimento consapevoli”. Deve essere un documento breve, al massimo di tre facciate di formato A4 quando stampate, e chiaro, sintetico ma comprensibile. Scopo del KID è quello di permettere di comprendere il prodotto d’investimento, i suoi rischi, i suoi costi, i guadagni e le perdite potenziali e facilitare il confronto con altri prodotti simili.

In sostanza, il KID deve comprendere un indicatore sintetico di rischio e anche scenari di performance adeguati ed esplicitare le ipotesi formulate per realizzarli. I KID sono strutturati in modo da rispondere alle domande più importanti dell’investitore tipo e favorire la comparabilità dei prodotti.

Cosa sono i PRIIP

I prodotti di investimento e assicurativi preassemblati PRIIP (Packaged Retail Investment and Insurance-based investments Product) comprenderanno investimenti in cui “indipendentemente dalla forma giuridica dell’investimento stesso, l’importo dovuto all’investitore al dettaglio è soggetto a fluttuazioni a causa dell’esposizione ai valori di riferimento o al rendimento di uno o più attivi che non siano direttamente acquistati dall’investitore al dettaglio” e dovranno descrivere anche prodotti assicurativi che presentano “una scadenza o un valore di riscatto e in cui tale scadenza o valore di riscatto è esposto in tutto o in parte, in modo diretto o indiretto, alle fluttuazioni del mercato”.