Economia

Fmi: crescita mondiale al livello più basso degli ultimi 30 anni

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La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto significativo sull’economia globale, causando una recessione economica mondiale. Secondo le recenti proiezioni del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), la crescita economica mondiale sarà inferiore al 3% nel 2023; questo dato rappresenta il livello più basso degli ultimi 30 anni. La direttrice del Fmi, Kristalina Georgieva (nella foto sopra), ha dichiarato che la ripresa economica rimane sfuggente, nonostante i progressi compiuti.

Per il Fmi i paesi in via di sviluppo subiranno le conseguenze peggiori

Il rallentamento economico causato dalla pandemia si è tradotto in un aumento della disoccupazione e della povertà in molti paesi. Secondo il Fmi, i paesi in via di sviluppo subiranno le conseguenze più pesanti della pandemia. La crisi economica in questi paesi potrebbe portare a un aumento della povertà e della disoccupazione, con conseguenze sociali e politiche significative.

Inoltre, la crescita economica sarà influenzata dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dalla volatilità dei mercati finanziari. Anche i paesi che dipendono dalle esportazioni avranno difficoltà a riprendersi a causa della diminuzione della domanda globale. Ciò potrebbe portare a un aumento della disoccupazione e della povertà anche in questi paesi.

I suoi commenti arrivano in un momento in cui l’invasione russa dell’Ucraina e la rivalità sempre più aperta tra Stati Uniti e Cina stanno ponendo fine a un periodo di estrema libertà nel commercio e nei flussi di capitale. Georgieva ha affermato:

“Il percorso per tornare a una crescita robusta è accidentato e nebbioso, e le corde che ci tengono insieme potrebbero essere più deboli ora di quanto non fossero solo pochi anni fa”.

La guerra, che ha evidenziato come una minaccia particolarmente potente per la prosperità mondiale, “rischia di spazzare via il dividendo della pace di cui abbiamo goduto negli ultimi tre decenni, aggiungendo anche attriti nel commercio e nella finanza”

L’Asia la regione più colpita

L’Asia è stata la regione più colpita dalla pandemia e si prevede che subirà le conseguenze economiche più gravi. La Cina, la seconda economia mondiale, ha subito una forte contrazione economica a causa della pandemia. Anche se la Cina si sta riprendendo più velocemente di quanto ci si aspettasse, l’economia cinese non tornerà ai livelli pre-pandemici fino al 2022.

Anche le economie avanzate non sono esenti da queste difficoltà. Anche se queste economie hanno avuto un accesso più facile ai vaccini, la pandemia ha comunque causato danni economici significativi. In Europa, la pandemia ha causato la peggiore recessione economica dalla seconda guerra mondiale. Anche gli Stati Uniti, la più grande economia del mondo, hanno subito una forte contrazione economica.

Nel frattempo, l’inflazione globale sta aumentando a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e della scarsità di beni. Ciò potrebbe portare a una riduzione del potere d’acquisto dei consumatori e a un aumento dei tassi di interesse.

La direttrice del Fmi ha sottolineato l’importanza di una cooperazione globale per affrontare le sfide economiche attuali. Ha anche affermato che i paesi dovrebbero continuare a sostenere le politiche di stimolo fiscale e monetario per sostenere la ripresa economica. Tuttavia, ci sono limiti a quanto i paesi possono spendere per sostenere l’economia senza generare un aumento dell’inflazione.