(9Colonne) – Roma, 18 apr – Durante il 2007 saranno erogati ai contribuenti che vantano crediti nei confronti del fisco 12,5 miliardi di euro, di cui 2,5 di imposte dirette e 10 di Iva, con una significativa crescita rispetto ai 10,8 miliardi complessivi del 2006. Già nei primi mesi è già stato erogato il 31,2 per cento dei rimborsi previsti, con una migliore performance di quelli per le imposte dirette (37,2 per cento) rispetto all’Iva (29,7 per cento). Lo ha detto, durante l’ audizione alla Commissione Finanze della Camera, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Massimo Romano. Nei primi tre mesi dell’anno la maggiore imposta accertata dall’Agenzia delle Entrate è passata, nel confronto con lo stesso periodo del 2006, da 1.362 a 1.446 milioni di euro. Bene anche l’andamento degli accertamenti definiti con adesione, dove il dato leggermente inferiore rispetto ai primi tre mesi del 2006 sconta il fatto che le registrazioni avvengono con un mese di ritardo; 31.385 adesioni già registrate sono destinate superare a consuntivo le 37.423 dello scorso anno. Romano ha poi aggiornato i dati sulle chiusure dei negozi per mancata emissione dello scontrino rispetto a quelli forniti nelle settimane scorse dal viceministro Vincenzo Visco. Al 15 aprile sono stati effettuati 43.023 controlli, che hanno prodotto 14.486 contestazioni e la conseguente chiusura di 81 negozi per chi ha reiterato la violazione più di tre volte; 40 chiusure sono state effettuate al Nord, 24 al Centro e 17 al Sud. Sempre in materia di contrasto all’evasione fiscale Romano ha illustrato le strategie e gli obiettivi per il 2007. “Operiamo – ha spiegato – attraverso una attenta selezione delle categorie a più alto rischio di evasione, dedicando particolare attenzione alle frodi Iva, ai soggetti che manifestano evidenti capacità contributiva e in palese contrasto con i redditi dichiarati”. Saranno poi raddoppiati nel 2007 i controlli relativi agli studi di settore che passeranno da 52mila del 2006 a 100mila. Significativamente incrementati anche i controlli nei confronti dei soggetti di grandi dimensioni, che passeranno da 960 del 2006 a 1.500. Più che raddoppiate inoltre le indagini finanziarie che passeranno da 1.400 a 3mila. Relativamente ai soggetti di grandi dimensioni saranno opportunamente considerati nei piani di controllo le imprese con sedi legali e amministrative collocate in regioni diverse e i gruppi con società dislocate in più regioni.
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