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Finmeccanica nei guai, tangenti alla Lega Nord? Maroni nega

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Roma – Conducono in Svizzera le tracce di presunte tangenti versate da Finmeccanica. E le indagini dei pm di Napoli si intrecciano con quelle avviate sull’attività di riciclaggio che chiama in causa la Lega Nord, circostanza, questa, negata ieri sera dall’ex ministro Maroni. Ora sara’ esaminato il materiale sequestrato ieri su ordine del pool, che intanto indaga anche sul caso Lavitola.

Sequestri e perquisizioni continuano intanto a essere effettuati a Lugano, in Svizzera, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti Finmeccanica condotta dalla procura di Napoli. Si tratta dell’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dai pm Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock.

A quanto si e’ appreso i pm Curcio e Piscitelli sono in Svizzera, dove è in corso l’attivita’ in base a una rogatoria con i magistrati della procura federale della citta’ elvetica. Gli sviluppi investigativi sarebbero legati alle dichiarazioni fatte ai pm da Lorenzo Borgogni, ex responsabile delle relazioni esterne di Finmeccanica.

Borgogni, l’ex direttore centrale del gruppo pubblico, nei giorni scorsi è stato sentito dai pm di Napoli che indagano sull’ipotesi di corruzione internazionale per le commesse estere di Finmeccanica.

Borgogni aveva parlato di una mazzetta di circa dieci milioni di euro destinata al Carroccio nella vendita di 12 elicotteri Agusta Westland all’India. L’operazione sarebbe stata orchestrata dall’ad della storica azienda varesina, Giuseppe Orsi, vicinissimo a Roberto Maroni e oggi numero uno del gruppo pubblico.