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(WSI) –
In area Euro oggi è atteso il dato preliminare del Pil del terzo trimestre che dovrebbe registrare un miglioramento della crescita congiunturale, sebbene inferiore alle attese di mercato soprattutto dopo il calo registrato dalla produzione industriale di settembre. Negli Usa attesi i dati sulle vendite al dettaglio di ottobre.
Tassi di Interesse: ieri in area Euro si è assistito ad un rialzo dei tassi di mercato, malgrado il forte calo registrato dall’indice Zew di novembre, attribuibile alla chiusura positiva dei listini azionari ed al calo del prezzo del petrolio. Dopo la chiusura positiva delle borse di ieri oggi si potrebbe assistere ad un ulteriore rialzo dei tassi. Sul decennale la prima resistenza si colloca a 4,18% e la seconda a 4,23%. Negli Usa i tassi di mercato sono saliti a fronte di mercati azionari in rialzo grazie alle notizie positive arrivate da diverse società tra cui Apple che ha annunciato la presenza di trattative che potrebbero portare all’introduzione dell’iPhone anche in Cina.
In recupero anche il comparto finanziario in seguito all’annuncio di Goldman Sachs che nel trimestre in corso non saranno apportate svalutazioni significative, una dichiarazione che ha fatto passare in secondo piano l’annuncio di Bank of America in merito a svalutazioni che potrebbero arrivar a toccare i 3Mld$. Sul decennale la resistenza a 4,38%.
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Valute: il Dollaro ha chiuso la seduta di ieri sostanzialmente stabile dopo essersi spinto fino alla soglia di 1,45 dopo il deludente indice Zew ed il calo del prezzo del petrolio. Ribadiamo come principale supporto 1,4528 e successivamente 1,4445. Torna ad indebolirsi lo Yen dopo che la ripresa dei mercati azionari ha ridato fiducia agli investitori tornati su posizioni di carry trading. La valuta nipponica si è indebolita soprattutto verso Dollaro australiano e neozelandese. Il supporto verso Dollaro si colloca a 110, mentre verso Euro a 159,80. Lo Yuan si è indebolito per il terzo giorno contro Dollaro dietro la speculazione che la Cina non voglia che la valuta si apprezzi troppo velocemente e riduca i guadagni degli esportatori.
Materie Prime: forte calo del prezzo del greggio WTI sulla notizia di taglio delle stime della domanda globale per il 2008 da parte dell’Internationa Energy Agency (IEA). Il motivo risiede nel rallentamento dei consumi dovuto all’elevato prezzo del greggio. In calo tutti gli agricoli dietro la speculazione che il ribasso del petrolio riduca la domanda di biofuel. In controtendenza la soia il cui prezzo è salito dopo l’annuncio da parte della Cina di aumentare le importazioni per raffreddare l’inflazione alimentata anche dalla carenza di olio vegetale.
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