
Continua l’ondata di licenziamenti che sta colpendo il settore bancario europeo. L’ultimo gruppo bancario pronto a mettere in atto un profondo piano di riduzione dell’organico è il colosso britannico HSBC. Secondo indiscrezioni riportate dal Fincial Times, la società d’oltremanica starebbe pianificando misure di riduzione dei costi, che potrebbero comportare 10mila licenziamenti. Le nuove misure andrebbero ad aggiungersi ai circa 4mila esodi che l’istituto britannico ha annunciato lo scorso agosto, in seguito all’uscita dal gruppo del ceo John Flint.
FT riporta, inoltre, che l’ultimo round di licenziamenti sarà destinato a ruoli ben pagati e ha sottolineato che molti tagli potrebbero arrivare in Europa. Questo perché il gruppo vuole crescere nell’area asiatica, dove HSBC sta riportando ritorni a doppia cifra in alcune sue divisioni.
Proprio verso le autorità cinesi, ha rivelato Bloomberg, Hsbc è partita con una massiccia campagna di accreditamento, mentre si preparano assunzioni nelle gestioni patrimoniali dei nuovi ricchi asiatici.
Se la notizia sarà confermata, il piano di Hsbc andrà ad aggiungersi alla lista delle numerose banche europee che hanno messo in cima alle loro agende il taglio dei dipendenti per dare respiro ai bilanci, sotto pressione per per via dei tassi di interesse negativi e del rallentamento dell’economia.
Uno scenario che non risparmia l’Italia. Secondo dati della Fabi, il sindacato autonomo dei bancari, dalla crisi ad oggi si sono registrate circa 65 mila uscite negli istituti tricolori.