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Fed, Bernanke: “è ancora troppo presto per cantare vittoria”

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri si è registrato un calo dei tassi governativi tedeschi ed un rialzo degli spread. Il differenziale italiano ha chiuso la sessione a 323 pb in rialzo dai 307 del giorno prima.

Sui mercati continua a pesare l’incertezza sulle decisioni a supporto della crisi del debito dell’area. Secondo quanto riferito da alcuni presenti, la Cancelliera Merkel in un discorso a porte chiuse ai membri della Cdu, ha dichiarato di attendersi un rialzo dei tassi tedeschi, confermando il proprio supporto per l‘incremento dei fondi salva stati.

Nello stesso incontro il ministro delle finanze Schaeuble avrebbe dichiarato di non attendersi ulteriori salvataggi nei prossimi tre messi, ossia prima dell’entrata in funzione del meccanismo Esm. Secondo la stessa fonte, Schaeuble avrebbe anche aggiunto che i fondi dell’Efsf già impegnati per i piani di salvataggio convivranno con la dotazione dell’Esm, ma il resto della dotazione dell’Efsf non sarà trasferito nel fondo permanente.

In Spagna, il ministro dell’industria, secondo quanto riportato dal quotidiano El economista, starebbe valutando la possibilità di aumentare le aliquote Iva agevolate (attualmente al 4 ed all’8%) che interessano principalmente la componente alimentare. Ricordiamo che le 2 aliquote agevolate non erano rientrate nel rialzo dell’aliquota generale dal 16 al 18% decisa sotto il governo Zapatero a partire dal secondo semestre 2010. Il rialzo dell’Iva agevolata, qualora fosse approvato, potrebbe incidere sul rialzo dei prezzi al consumo.

Sul fronte macro segnaliamo la lettura finale del Pil francese che ha confermato la crescita trimestrale dello 0,2% preliminare.

In Italia oggi si effettuerà l’asta sui Bot a sei mesi per 8,5 Mld€ dopo che ieri l’asta su Btp indicizzati e Ctz ha registrato una domanda superiore all’offerta.

Negli Usa listini azionari in calo, penalizzati soprattutto dalle perdite del comparto finanziario negli ultimi minuti di contrattazione, in un contesto caratterizzato da volumi non elevati.

Sul fronte macro il dato sulla fiducia dei consumatori è risultato in calo nel mese di marzo, in seguito al ridimensionamento della componente prospettica.

Bernanke, nel corso di un’intervista televisiva (la prima dalla fine del 2010), ha ribadito che “è troppo presto per dichiarare vittoria”, “le recenti notizie sono state positive. Ma credo che occorre essere cauti e assicurarsi che la ripresa sia sostenibile”. Alla domanda sull’ipotesi un ulteriore piano di acquisti di asset ha risposto: “non escludiamo alcuna opzione”.

Nel frattempo il contesto micro/macro internazionale conferma il rallentamento in atto di alcune importanti economie emergenti, prima fra tutta la Cina, dove nei primi due mesi del 2012, per la prima volta dal 2009, si è registrato un calo dei profitti aziendali. Il ridimensionamento sta interessando in modo particolare le aziende che operano nel comparto delle materie prime.

Inoltre in Brasile, se da un lato sono stati prorogati fino a fine giugno alcuni incentivi per l’acquisto di beni durevoli, dall’altro lato emerge l’ipotesi (riportata da Agencia Estado) di incremento della tassa sulle transazioni finanziarie per tutti gli investitori esteri, al fine di contenere gli afflussi di capitale e potenzialmente anche l’apprezzamento del real.

Valute: giornata di consolidamento per il cross euro/dollaro nella sessione di ieri. La moneta unica riesce a mantenersi sopra la soglia di 1,33 oltrepassata durante la conferenza di Bernanke. Questa mattina l’euro si porta in area 1,335. Il supporto di breve è posto a 1,33 mentre il livello da monitorare come resistenza si posiziona a 1,34.

Lieve apprezzamento per lo yen durante la notte sulla scia dei ribassi delle borse asiatiche. Sull’apprezzamento potrebbero in parte impattare anche i rimpatri di capitale delle aziende nipponiche in vista della chiusura dell’anno fiscale giapponese il prossimo 31 marzo. Verso euro la resistenza odierna si colloca a 111,30, i supporti a 109,85 e 109,40.

Materie Prime: lieve calo per la maggior parte delle commodity sulla scia dell’andamento dei listini azionari Usa. Tra gli energetici ha chiuso intorno alla parità il Brent, mentre continua la discesa del gas naturale Usa (-0,8%) sui minimi da oltre 10 anni. Andamento misto per i metalli industriali, lieve calo per i preziosi. Tra gli agricoli in evidenza il caffè (+4,8%), vendite marcate sul grano (-3%). Questa mattina l’oro scambia in prossimità dei 1680$/oncia ed il Brent presso i 125$barile.

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