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Facebook, duello con l’authority Usa: chiesta la vendita di Instagram e Whatsapp

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Si preannuncia lunga e complicata la battaglia legale che vede contrapposti Facebook e, dall’altro lato, la Federal Trade Commission e oltre 40 stati americani. Secondo le due cause depositate presso la Corte distrettuale del District of Columbia, Facebook avrebbe violato il diritto della concorrenza attraverso le acquisizioni di Instagram e Whatsapp. La richiesta della Ftc, dunque, è quella di forzare la società guidata da Mark Zuckerberg a vendere il social network basato sulla condivisione di foto e la app di messaggistica istantanea.

La stessa Federal Trade Commission aveva dato il via libera alle acquisizioni di Instagram (nel 2012, valore: 1 miliardo di dollari) e di Whatsapp (2014, 19 miliardi). Allora, però, non sarebbe stato possibile immaginare che i due acquisti potessero diventare presupposti essenziali del monopolio che oggi viene contestato a Facebook.

“Instagram e Whatsapp sono diventati gli straordinari prodotti che sono oggi perché Facebook ha investito miliardi di dollari”, si è difesa la società. L’Ftc e gli stati sostengono, al contrario, che gli acquisti delle due piattaforme hanno finito con il diventare sorgente di dati sugli utenti per le attività di pubblicità comportamentale del social network. “Facebook ha accoppiato la sua strategia di acquisizione con tattiche di esclusione che hanno soffocato le minacce competitive”, si legge nel testo della causa citato dal Nyt, e avrebbero inviato un messaggio alle aziende concorrenti: accettare di essere acquistate da Facebook oppure “distrutte”.

Nel mirino della Ftc ci sono anche altri grossi nomi del settore tech, dal giugno 2019 la commissione indaga sul rispetto delle leggi sulla concorrenza anche da parte di Amazon, Apple e Google. Altre cause potrebbero essere depositate nei prossimi mesi.

La replica di Facebook

“Il fatto più importante in questa vicenda, e che la commissione non menziona nella sua denuncia di 53 pagine, è che ha autorizzato queste acquisizioni anni fa”, ha detto in una dichiarazione Jennifer Newstead, consulente generale di Facebook, “il governo ora vuole un ripensamento, lanciando un messaggio agghiacciante alle imprese americane che nessuna vendita è mai definitiva”.