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Evasione fiscale: riportati nelle casse dello Stato 26,3 miliardi di euro, il recupero più alto di sempre

Risultati record nel 2024 per il fisco italiano che, grazie all’attività di recupero dell’evasione da parte di Agenzia delle Entrate, ha incassato 26,3 miliardi di euro. I numeri sono quelli della stessa Amministrazione finanziaria secondo cui, con 1,6 miliardi in più rispetto al 2023 (+6,5%), si tratta del recupero più alto di sempre.

Evasione fiscale: quanto ha recuperato il Fisco

A questo dato vanno inoltre aggiunti ulteriori 7,1 miliardi di recuperi non erariali che sono stati conseguiti da Agenzia delle entrate-Riscossione per conto di altri Enti, così che il conto finale sull’attività delle due Agenzie registra nel complesso un incasso per il bilancio dello Stato di 33,4 miliardi di euro, 2 miliardi in più rispetto all’anno precedente.

In crescita anche le somme versate spontaneamente dai cittadini: il gettito relativo ai principali tributi gestiti dall’Agenzia delle entrate, che comprende Irpef e addizionali, Ires, Iva, Registro, Irap e tributi minori, ha infatti raggiunto i 587 miliardi di euro, in crescita di 43 miliardi rispetto al 2023 (+8%).

Scorporando il dato record di 26,3 miliardi, la componente maggiore è rappresentata dall’attività ordinaria, che ha consentito un recupero di 22,8 miliardi: si tratta di un altro risultato record, che supera di 6 miliardi i 16,8 miliardi recuperati nel 2019.

I risultati incassati da pace fiscale e rottamazione

Guardando alle misure straordinarie messe in campo, ossia definizione delle liti pendenti, “pace fiscale” e rottamazione delle cartelle, è derivato nel 2024 un incasso complessivo di 3,5 miliardi, dato in flessione di oltre il 30% rispetto ai 5,1 miliardi del 2023.

Tornando all’attività ordinaria, in particolare, 12,6 miliardi derivano da versamenti diretti, mentre 5,7 miliardi da cartelle di pagamento affidate ad Agenzia delle entrate-Riscossione. I restanti 4,5 miliardi sono il frutto dell’attività di promozione dell’adempimento spontaneo da parte dell’Agenzia delle entrate, attraverso 3,2 milioni di lettere inviate ai contribuenti nel 2024 per consentire loro di rimediare spontaneamente ad eventuali errori o dimenticanze.

Ottimi anche i risultati raggiunti dall’attività antifrode, da cui nel 2024 sono stati complessivamente bloccati e non riconosciuti importi per 5,8 miliardi di euro, di cui 500 milioni relativi a crediti fittizi generati da bonus edilizi e 1,9 miliardi a falsi crediti derivanti da comunicazioni di cessione irregolari. A questi dati si sommano indebite compensazioni per oltre 3,1 miliardi di euro, rimborsi Iva non spettanti per 300 milioni, frodi tramite “cartiere” e falsi plafond per 692 milioni di euro.

Infine, in attuazione delle norme introdotte per contrastare il fenomeno delle cosiddette partite Iva “apri e chiudi”, l’Agenzia ne ha cessate d’ufficio quasi 6mila.

“Una buona notizia sul lavoro del governo nel contrasto all’evasione fiscale. Il ministro Giorgetti e il viceministro Leo hanno presentato i dati, da cui emerge che la somma recuperata nel 2024 ha raggiunto la cifra record di 33,4 miliardi di euro, ben 8,32 miliardi in più del 2022, quando il governo non si era ancora insediato – ha dichiarato Meloni –. Una somma mai raggiunta nella storia della nostra nazione, sono risultati ottenuti certamente grazie all’ottimo lavoro dell’Agenzia delle entrate ma anche a specifiche norme che sono state introdotte da questo governo”.