Società

Europa: onda anti-establishment destinata a crescere ancora

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New York – “Le elite politiche tradizionali stanno perdendo il controllo del sistema che una volta dominavano”, inizia con queste parole crudi e pragmatiche l’analisi di Stratfor sui capovolgimenti di potere in corso di Europa e la traiettoria che prendera’ la crisi finanziaria.

Negli ultimi due anni dodici su 17 stati mambri dell’area euro hanno visto collassare il loro governo o sono stati cacciati, come nel caso di Berlusconi. E’ un dato di fatto, a dimostrazione dell’impossibilita’ politica di implementare l’austerita’ e mantenere il sostegno del popolo.

Come sottolinea Kristen Cooper dell’agenzia indipendente di analisi geopolitica, l’amara verita’ per i grandi partiti e’ che gli elettori si sono presto resi conto che le opposizioni tradizionali non hanno nulla di diverso da offrire dalle fazioni al potere. Ecco allora che la gente si rivolge alle forze radicali, ai movimenti estremisti o comunque tenuti sin qui ai margini della vita politica.

Come dimostra l’ascesa di movimenti nati dal basso: i neonazisti greci di Alba Dorata, i Pirati in Germania e il Movimento 5 Stelle da noi. Tutti gruppi il cui corpo elettorale e’ destinato a crescere ancora. Implicitamente compromette il percorso che dovrebbe portare alle soluzioni politiche alla crisi, con cui l’Europa deve fare i conti ogni mattina.