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Europa: Aerei senza pilota: nasce un progetto Ue

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L’Agenzia di difesa e la Commissione europea stanno pianificando un programma congiunto per lo sviluppo di un aereo senza pilota (Uav) che abbia maggiore autonomia rispetto agli apparecchi già esistenti (circa 24 ore). L’obiettivo dei ricercatori, che riceveranno i primi fondi nel 2008, è quello di costruire un Uav che possa rimanere in aria più giorni di seguito. Parallelamente, verrà sviluppato un sistema europeo di controllo delle coste e dei mari, basato sugli aerei senza pilota della nuova generazione.
Lo sviluppo delle macchine sarà gestito dalla Comunità europea, mentre gli aspetti militari saranno affidati all’Agenzia di difesa europea. I ricercatori avranno a disposizione alcuni milioni di euro, finanziati dalla Ue e in parte dalle aziende europee aerospaziali e di difesa. A questo proposito, l’associazione europea delle industrie aerospaziali e di difesa (Asd) ha proposto all’Agenzia di difesa e alla comunità europea di affidare la gestione del progetto a livello industriale ad Alenia Aeronautica, società del gruppo Finmeccanica, guidato da Pier Francesco Guarguaglini. La firma dell’accordo, se non sorgeranno problemi, avverrà alla fiera di Le Bourget (18-24 giugno prossimi), il principale evento internazionale del settore commerciale aereo e spaziale. Oltre all’azienda italiana dovrebbero partecipare al programma le industrie del progetto Neuron e cioè Dassault, Thales, Saab, Eads Casa, Hai e Ruag Aerospace.
Il programma, che ha un valore di 400 milioni di euro, è stato avviato dalla Francia (Dassault) che fornisce il 50 per cento dei finanziamenti. L’Italia, rappresentata da Alenia Aeronautica, è il secondo partner con il 22 per cento (90 milioni di euro), seguita da Svezia, Spagna, Grecia e Svizzera. Il progetto europeo per i nuovi Uav è nato dopo il fallimento del programma francese Euromale, con caratteristiche simili, ma i cui costi si sono dimostrati troppo elevati. In principio l’agenzia di difesa europea ha pensato di rilevare Euromale, ma l’ipotesi si è rivelato troppo complessa. Poi da Bruxelles hanno pensato di sviluppare il programma Barracuda di Eads, nato da una joint venture tra Francia, Germania e Spagna. Il progetto, però, si è rivelato troppo diverso nelle caratteristiche rispetto quanto richiesto dalla Comunità europea. Di conseguenza si è scelto di creare da zero un programma nuovo. Secondo quanto ha appreso l’agenzia Il Velino da indiscrezioni a Bruxelles, il progetto per i nuovi aerei senza pilota è già pronto a partire, manca solo la firma. Se tutto andrà secondo i piani a Le Bourget, entro il 2007 saranno disponibili i primi dimostratori di tecnologia dei nuovi Uav, mentre verso il 2012 dovrebbero essere pronte le macchine.