Economia

Eurogruppo: rimandata decisione su aiuti Grecia

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Roma – Sì ai due anni in più chiesti dalla Grecia per ridurre il suo deficit dal 2014 al 2016. Si tratta di un “obiettivo fiscale adeguato”, ha spiegato questa mattina il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, convinto che Atene, che dovrà ripagare venerdì titoli in scadenza per 5 miliardi, non farà default questa settimana, ma che potrà rifinanziarsi attraverso il roll over dei bond a breve scadenza, in attesa della tranche di aiuti da 31,2 miliardi per cui l’Eurogruppo spera che le procedure di esborso possano essere completate entro fine novembre.

La riunione dei ministri delle Finanze dell’Eurozona svoltasi ieri a Bruxelles e dominata dalla crisi greca è terminata attorno alle 23 con la decisione di dare più tempo ad Atene per raggiungere i suoi obiettivi strutturali di bilancio e con la constatazione di un evidente disaccordo fra l’Eurogruppo e l’Fmi, rappresentato dal suo direttore Christine Lagarde, sulla cosiddetta ‘analisi di sostenibilità’ del debito ellenico.

”Abbiamo punti di vista divergenti con Bruxelles sulla data per la riduzione del debito greco al 120% del pil. Per il Fmi”, ha spiegato Lagarde, “la data resta il 2020, mentre per Juncker è molto possibile che sarà posticipato al 2022″. Ma intanto il presidente dell’Eurogruppo ha messo un punto fermo: la prossima riunione del 20 novembre presenterà una soluzione ”in buona e adeguata forma” dei problemi ancora aperti del dossier Grecia. ”Tutti i problemi troveranno una risposta”.

Ieri, come indica il comunicato finale della riunione, i ministri europei hanno accettato come “appropriata in vista dei recenti sviluppi economici” la richiesta del governo di Atene di rinviare di due anni (ovvero al 2016) i due obiettivi di bilancio inizialmente previsti per il 2014: portare al 3% il rapporto deficit/Pil e al 4,5% l’avanzo primario (ossia al netto degli interessi sul debito). Un rinvio che comporterà comunque un costo, in termini di bisogni finanziari aggiuntivi per la Grecia, stimato dalla Troika (la missione congiunta ad Atene di Bce, Fmi e Commissione europea) a 15 miliardi di euro per il 2014 e 17,6 miliardi nel 2015-2016.

Il disaccordo, emerso in modo clamoroso durante la stessa conferenza stampa finale fra Juncker e Lagarde, riguarda il concetto stesso di ‘sostenibilità del debito pubblico’ di Atene: l’Eurogruppo intende, anche qui, dare due anni in più alla Grecia, spostando dal 2020 al 2022 l’obiettivo di riportare il rapporto debito/Pil sotto il 120%, considerato come la soglia si sostenibilità; l’Fmi vuole invece mantenere la data del 2020 e semmai “rendere più leggero” il debito. “Ci serve un’analisi di sostenibilità che stia in piedi”, ha detto Lagarde con una certa irritazione, nell’unica frase pronunciata in francese con alcuni cronisti dopo la fine della conferenza stampa.

Il rapporto debito/Pil greco è schizzato in alto soprattutto a causa della durissima recessione (un quinto del Pil perso dall’inizio della crisi). Secondo gli obiettivi inizialmente stabiliti con il programma di aiuti finanziari alla Grecia, doveva attestarsi sul 148% del Pil quest’anno e nel 2013, per poi cominciare a scendere nel 2014. Secondo i dati più recenti dello stesso governo di Atene, invece, il rapporto debito/Pil è oggi al 176%, viaggia verso il 190% nel 2013 e rischia di restare su quei livelli ancora per altri due anni, prima di cominciare a scendere nel 2016 (185%).

Quanto al problema dei rimborsi per i titoli di Stato greci a breve (‘Treasury Bill’) da 5 miliardi di euro che scadono venerdì prossimo, 16 novembre, e per i quali Atene non ha soldi in cassa, l’Eurogruppo ha trovato una soluzione ‘tecnica’, per la quale non sono stati dati molti dettagli. Il commissario agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ha accennato comunque a un ‘roll over’ (un allungamento delle scadenze) e a una partecipazione alle aste che avranno luogo venerdì da parte delle banche greche che sono in grado di acquistare i ‘Treasury Bill’. Rehn, tuttavia, ha parlato di 3,4 miliardi di euro invece che di 5 miliardi. (TMNEWS)