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Eurodollaro: violata l’area di lateralità, continua la fase di discesa

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Legnano – La notizia del taglio di rating sui nostri istituti di credito che credavamo fosse stata scontata con il crollo dei bancari avvenuta nei giorni passati, non ha dato tregua nemmeno alla giornata di ieri. Il comparto dei bancari nuovamente in rosso. Solo per citarne 3 abbiamo avuto Mps -5,27%, Unicredit -4,65%, Bpm -3,66%.

Il nostro Ftse-Mib in complessivo perde -1,46%. Nello stessa giornata emerge il problema di Bankia -14%, quarto istituto di credito della Spagna, alle prese con gravi problemi di sofferenze immobiliari chiedendo ufficialmente aiuto al governo spagnolo.

Il ministero dell’Economia Spagnolo ha confermato l’operazione che porterà lo Stato a controllare indirettamente il 45% del gruppo e ha promesso di offrire tutto il capitale necessario per risanare la società. Il comporto bancario spagnolo ha affossato l’Ibex35 a -1,11%. Comportamento analago pertanto di questi due Indici e dei relativi spread, Btp e Bund vicino a 450bp, e Bonos e Bund ormai a 500bp.

Il problema di Bankia ha scatenato la corsa al ritiro dei depositi da parte dei correntisti di Bankia, che avrebbero ritirato più di un miliardo di euro in pochi giorni.

In serata vi è stato inoltre il declassamento da parte di Moody’s di ben 16 banche spagnole di quattro regioni e del Santander Uk, portando a parlare ora addirittura di declassamento dello stesso Stato.

Dopo Moody’s è intervenuta anche Fitch che declassa la Grecia, con downgrade da B- a CCC per il rischio che non sia più in grado di sostenere la sua presenza nell’Unione economica e monetaria. Questa posizione la pone di fatto un gradino sopra il default.

In un contesto così negativo tuttavia emergono forti due voci nettamente positive. La prima voce dal FMI che ritiene che la Banca Centrale Europea possa intraprendere azioni per ridurre ulteriormente i tassi.

La seconda è quella del ministro delle Finanze Tedesco Wolfgabnc Schaueble che sostiene un’ idea condivisa da molti, secondo il quale la Ue debba trasformarsi in «un’Unione politica» con l’elezione diretta del presidente per porre fine alla prassi di nominare i commissari europei soltanto sulla base della nazionalità di provenienza, portando poi l’attenzione sulla necessità di un più stretto coordinamento delle politiche di bilancio dei singoli Paesi membri.

Nel mentre aspettiamo i risultati dei temi del G8, in particolare il focus sulla crisi greca e la tenuta dell’euro. La riunione del G8 per la prima volta si svolgerà a Camp David.

EurUsd
L’area di lateralità individuata ieri compresa tra 1,2770 e 1,2680 è stata violata e ora le quotazioni sono a 1,2660. Gli indicatori quali macd, stocastico e tsi, sono tutti volti a ribasso. Ora che abbiamo indicazioni quantitative di incazioni ribassiste vediamo se il supporto a 1,2600 verrà testato.

UsdJpy
Il fattore RISK OFF ha scatenato acquisto massiccio di JPY che ha toccato i minimi a 79,20. Le 3 ema a 21,100 e 200 periodi hanno generato un segnale ribassista di lungo periodo. Il supporto principale è a 78,15.

EurJpy
Movimento analogo per EurJpy correlato a UsdJpy. L’acquisto di JPY ha spostato i valori a 100,40.
Nel breve il supporto principale in cui le quotazioni possono rimbalzare è a 99,80.

GbpUsd
Gli indicatori che hanno generato segnali di rialzo la giornata di ieri hanno soltato rallentato il crollo. Dopo la rottura del rialzo messo a segno a partire da Gennaio, ieri vi è stato un ultimo e decisivo passo verso un trend ribassista con la rottura delle media semplice a 200 periodi che porta ora il cambio a un potenziale di target di 1,56 .

AudUsd
Anche qui un crollo delle quotazioni con il minimo a 0,9800. Sul grafico orario il trend a ribasso è iniziato e le tre ema a 21, 100 e 200 periodi mostrano chiaramente la tendenza a ribasso delle quotazioni.

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