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Eurodollaro: e’ finita la fase laterale, nuovi ribassi in vista

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Legnano – Per la terza volta consecutiva arrivano notizie concrete che vanno a palesare la preoccupazione reale che sta circondando l’area euro e che ci fanno capire come, allo stato attuale dell’arte, gli investitori stiano continuando a riversare sulla moneta unica europea flussi di vendita che fino al mese scorso andavano ad interessare maggiormente i mercati tradizionali dei Paesi periferici in difficoltà.

Dopo il presidente dell’SNB Jordan, dopo la comunicazione da parte della Cina di voler mettere in campo misure di stimolo per la crescita, ieri è toccato all’agenzia di rating indipendente Egan-Jones’ che è andata a tagliare impietosamente il rating della Spagna, per la seconda volta in due settimane e per la terza volta in un mese, portandolo da B a BB-, con outlook negativo, il che significa che non sono esclusi ulteriori tagli di giudizio nelle prossime settimane.

Quando Egan-Jones’ tagliò il rating spagnolo lo scorso aprile, le tre sorelle più grandi, S&P, Moody’s e Fitch (che attualmente presentano un rating rispettivamente di BBB+, A3, A) ci hanno messo una decina di giorni a sistemare le proprie classifiche, con S&P che ha tagliato.

Se vogliamo ben vedere, un fattore ancora più concreto di quello appena visto che ha pesato sulla rottura della moneta unica europea sul dollaro è stata anche la nazionalizzazione di Bankia che ha riportato sotto i riflettori i grossi problemi del sistema bancario spagnolo.

Anche la situazione dell’obbligazionario mostra segni di tensione chiaramente percepibili, con i rendimenti del 10 anni che hanno toccato quota 6.46%, vicino a quel 7% psicologico in grado di far scattare forti ed ulteriori vendite in quanto livello considerato dal mercato il punto di non ritorno per quanto riguarda il debito di uno Stato.

Quando Irlanda, Portogallo e Grecia hanno superato questo livello hanno dovuto ricorrere ad aiuti, vedremo se le autorità europee si muoveranno preventivamente questa volta. Attenzione, forti aperture in ribasso molto probabili!

EurUsd
È finita la fase laterale dell’eurodollaro durata quasi una settimana. Ieri abbiamo, infatti, assistito alla rottura del livello di supporto che si trovava a 1.25 con la creazione di una volatilità tale da spingere i prezzi in direzione di 1.2450. Nella notte il livello di passato supporto, è stato confermato come resistenza e sarà il livello più utile da guardare in giornata. Stando all’analisi fatta i giorni passati per avere un obiettivo del movimento dell’euro dovremmo proiettare l’ampiezza della figura a rettangolo (ribassista evidente su un grafico H1) mantenuta per giorni, ottenendo così 1.2380.

UsdJpy
Ancora un’altra giornata stabile a 79.50 per il cambio UsdJpy. Continua ad essere interessante l’idea di seguire il lento svolgimento della tendenza ribassista con un punto di svolta posizionato intorno ad 80 figura. Nel breve si è venuto a creare un livello di supporto a 79.35, utile per movimenti di breakout di breve durata.

EurJpy
Al pari di eurodollaro anche sul cambio EurJpy abbiamo potuto assistere ad una rottura ribassista di un livello di supporto interessante. Parliamo di 99.40, utile come breakout ieri nel tardo pomeriggio e poi nella notte come resistenza alla timida ripresa della moneta unica. Sembra finalmente che la figura a testa spalle sul daily, incominciata con l’inizio del mese, potrà trovare presto un obiettivo a 98.50.

GbpUsd
Il cable tiene ancora bene il livello chiave di 1.56. Ha perso meno terreno della moneta unica ma potrebbe, da un momento all’altro, seguire quanto visto ieri su eurodollaro e colmare il gap: questo avverrà qualora dovessimo assistere al superamento del livello che tiene dal 26 di gennaio scorso. Questo sembra essere l’unico spunto degno di nota oggi.

AudUsd
Non può che aver compiuto un percorso in calo anche il dollaro australiano, ieri, con l’interruttore del rischio del mercato spostato su OFF. È stata rotta la trendline positiva che ha funzionato bene sino dal 23 maggio scorso (con la rottura di 0.98) e potremmo assistere ad un ritorno al punto di partenza di 0.9690 qualora il livello di supporto di 0.9770 (confermato da Fibonacci su grafico H1) dovesse saltare.

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