Mercati

Euro debole, confinato in un chiaro momento di negativita’

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Legnano – Forte volatilità portata sui mercati dalle minute del FOMC, dalla Banca Centrale del Giappone e dai dati australiani. Dagli statement redatti dalla Federal Reserve si nota come le preoccupazioni che circondano l’economia americana siano forti ed allo stesso tempo dipendenti dalle evoluzioni che avrà la crisi oltreoceano.

Le stime sulla crescita del Pil reale di medio periodo sono state tagliate e nelle note conclusive si legge come diversi membri abbiano messo sul tavolo l’intenzione di procedere ad ulteriori stimoli monetari nel momento in cui essi dovessero rendersi necessari.

La reazione del mercato è stata confusa, con un generale apprezzamento del dollaro americano, ma con i diversi strumenti finanziari che si stanno muovendo in maniera non correlata (anche se qualche correlazione c’è, ma non è sfruttabile dal punto di vista operativo).

Oltre a questo anche la BoJ ha deciso di non procedere ad ulteriori acquisti di asset, spingendo le borse asiatiche in forte ribasso anche dopo le dichiarazioni del primo ministro che ha chiesto all’istituto centrale di perseguire l’obiettivo dell’inflazione all’1%. Lo yen ha reagito in maniera molto volatile come vedremo tra poco, senza tuttavia riuscire ad abbandonare i range degli ultimi giorni.

Dall’Australia invece i dati sull’occupazione: 27mila i posti di lavoro persi, rispetto ad un aumento di 27.8k la scorsa rilevazione e peggio delle aspettative che vedevano una situazione invariata. Il rallentamento globale potrebbe ora continuare a pesare direttamente e indirettamente (vedi Cina) sull’Australia, che non è escluso possa muoversi verso ulteriori aggiustamenti a ribasso del costo del denaro.

EurUsd
È ancora confinata all’interno di un momento negativo la moneta unica. Ieri abbiamo avuto un minimo di volatilità al di sopra di 1.2260, ma non certo sufficiente a cambiare le carte in tavola. Il livello che più di tutti potrebbe andare ad interrompere la tendenza in calo in atto dal primo luglio è 1.2335, dove transita un livello statico fornito dai due più recenti massimi (evidenti su un grafico con candele a 4 ore). Sino a che questo non sarà rotto l’obiettivo che vediamo, su un grafico di lungo (che prenda in considerazione almeno giugno 2010), è 1.2150.

UsdJpy
Molto deciso il movimento avvenuto da ieri pomeriggio sul cambio UsdJpy. La tendenza negativa evidenziata ieri mattina ha funzionato molto bene come livello di breakout rialzista, portando ad un avvicinamento del livello di resistenza chiave posto a 80.10. In questa ristretta fascia di range (una figura) che procede dal 25 giugno troviamo un supporto a 79.15 ed una resistenza, appunto, poco al di sopra di 80 figura.

EurJpy
La tendenza in calo del cambio EurJpy continua, guidata molto dal calo di eurodollaro. Ricordiamo dai giorni scorsi che un’inversione di quanto stiamo vedendo deve necessariamente passare attraverso una rottura di 98.15, mentre l’obiettivo che continuiamo a considerare come il più attendibile potrebbe trovarsi sul minimo di inizio giugno, 95.60.

GbpUsd
La sterlina ha mostrato un veloce movimento di salita ed inversione da ieri mattina. Alla rottura della lateralità dei due giorni precedenti è seguito un movimento contrario che ha riportato ad osservare quanto visto da venerdì scorso. Questo fa si che il supporto di 1.5470 ritorni ad essere il livello di supporto da osservare.

AudUsd
Il dollaro australiano ha interrotto ufficialmente, nella notte, il percorso rialzista che stava mantenendo da inizio giugno. Con una rottura della trendline, che aveva origine proprio al primo giorno di giugno, le prospettive cominciano a cambiare con un duro colpo di grazia che potrebbe arrivare dalla rottura anche del livello indicato da più elementi a 1.0160. Per chi non fosse riuscito ad approfittare della rottura a ribasso della trendline questo livello fornisce un ulteriore spunto di breakout, se ovviamente dovesse essere oltrepassato.

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