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Euro: continua la corsa ribassista

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Legnano – Nervosismo sui mercati confermato anche dai continui dati poco rassicuranti provenienti dalla locomotiva dell’economia europea. Venerdì, la pubblicazione dell’IFO ha mostrato un calo di una discesa da 106.9 a 105.3 (peggiore delle attese di 105.6).

L’economia tedesca sta scricchiolando ed il Dax, se guardato su un grafico giornaliero, mostra la possibilità di assistere ad una rottura a ribasso della flag ribassista che è andata sviluppandosi con un’inclinazione che può far propendere per delle correzioni.

La tenuta della media mobile a 100 periodi, in corrispondenza perfetta con punti statici precedenti ha fatto tornare i prezzi in area 6,220, che ora diventa il livello cruciale da seguire e che se rotto può far accelerare verso i 6,000 punti. L’Europa è ancora in attesa dei meeting che si terranno giovedì e venerdì, ed i verdetti restituiti fin’ora, dopo il voto greco, sono impietosi: tutto è come prima, si è scongiurato il pericolo imminente della creazione di un caso precedente di uscita dall’euro, ma i problemi ci sono e sono lontani dall’essere risolti.

Questo si sta traducendo in investitori che parcheggiano la propria liquidità sul liquido dollaro americano, in attesa di qualche spunto per far partire movimenti rialzisti di brevissimo, all’interno di un quadro che vede i mercati ancora pesanti, proprio per queste ragioni.

Le aperture asiatiche non lasciano spazio ad interpretazioni e crediamo che le borse possano aprire in maniera negativa anche quest’oggi. Dal punto di vista macro, oggi non sono attesi dati importanti, per cui avremo modo di valutare il sentiment di mercato senza rumor particolari e cercheremo di capire se esistono le potenzialità (tecnicamente sì), per ulteriori estensioni ribassiste.

EurUsd
Continua la corsa ribassista per la moneta unica europea, che dopo aver rotto 1.2550 si torva ora a consolidare in un range di circa 60 punti. La rottura di uno dei confini posti a 1.2585 e a 1.2520 potrebbe portare a scenari di volatilità diversi. Un rialzo delle quotazioni che dovesse raggiungere il livello di resistenza porterebbe al test di area 1.2625 a causa del posizionamento degli stop dei ribassisti e se confermata la rottura di 1.26 ¼ potremmo assistere ad aumenti di volatilità in grado di farci vedere 1.2700. Nel caso più probabile in cui continui questo tentativo di discesa, possiamo ragionare su tre livelli: 1.2520 il primo da essere rotto per poter vedere 1.2500/1.2475, che se rotto troverebbe l’ultimo supporto a 1.2430 prima di vedere un’accelerazione verso i punti di minimo precedenti.

UsdJpy
Quando si dice che il mercato ha memoria storica, non lo si fa per niente. Se osserviamo un grafico a 4 ore del UsdJpy notiamo che, dopo la rottura evidenziata venerdì abbiamo raggiunto perfettamente il livello di resistenza statico posto in area 80.50, che diventa il livello chiave per la continuazione del movimento di indebolimento temporaneo dello yen. L’area che passa intorno a 80 figura (fino a 79.75) sarà il supporto che deve tenere per assistere alla rottura, mentre in caso di cedimento del livello possiamo aspettarci discese verso 79.00 (il primo scenario è più plausibile in quanto oro e yen sono venduti sulle liquidazioni di rischio, il dollaro rimane il più forte in queste situazioni che ci confermano come l’attenzione degli investitori sia ancora concentrata sul brevissimo periodo).

EurJpy
Sul cambio EurJpy proponiamo un copia e incolla di venerdì. “Il cambio EurJpy ha confermato di considerare molto bene la parte alta del canale che sta seguendo da una decina di giorni. 101.50 e 99.50 sono ancora i due livelli da tenere a mente. Anche in questo caso, al pari di eurodollaro, siamo particolarmente interessati alla parte bassa, alla cui rottura si attende un’estensione a ribasso di un paio di figure”.

GbpUsd
Per quanto concerne la sterlina inglese, essa sta consolidando all’interno di una ventina di punti e se osserviamo un grafico orario, la tenuta della media mobile esponenziale a 21 periodi (che dopo forti aumenti di volatilità ha dato più volte prova di poter essere considerata un buon livello di resistenza statico), unitamente alla presenza di punti statici, ci fa considerare 1.5600 come il livello di resistenza principale (attenzione anche qui ai 20/25 punti successivi che potrebbero essere percorsi per gli stop, ma che fino a quando non dovessero essere rotti non confermerebbero la volontà di uno strappo a rialzo). Attenzione anche a 1.5570 che aprirebbe la strada verso 1.5550, ultimo supporto prima di 1.5475.

AudUsd
Molto bella la negazione del tentativo rialzista dell’australiano, che potrebbe aprire la strada verso la rottura della parità. Se date uno sguardo ad un grafico orario, dopo la forte discesa di giovedì, il secondo tentativo di ripresa è stato in grado di formare nuovi massimi rispetto al primo, riuscendo a sforare la EMA 21 ma girando molto bene a ribasso in apertura degli asiatici (l’importanza delle correlazioni in mancanza di livelli tecnici particolari è confermata). L’ultimo tentativo correttivo si è ora fermato sotto la media a 21, che potrtebbe rappresentare l’area di resistenza per far sì che questo scenario rimanga valido. Attenzione, anche qui, agli stop.

Oro
Attenzione ai movimenti sull’oro che, come temevamo, hanno mostrato una fortissima volatilità. 1,580.00 il livello da rompere per riprendere quota (ma senza brutte nuove notizie diventa dura) e 1,568.00 il supporto che se rotto può portare a visitare nuovamente 1,560.00.

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