Esselunga, nel riassetto spunta la mano di Unicredit

di Mariangela Tessa
23 Marzo 2020 11:36

Nell’ultimo capitolo per il riassetto azionario della catena di supermercati Esselunga, spunta la mani del gruppo UniCredit. L’operazione con la quale Marina Caprotti e la madre diventano azionisti uniche di Supermarkets Italiani, controllante della catena di supermercati, verrà infatti finanziata, per una cifra pari a 100 milioni, con mezzi propri.

Mentre una parte, pari 435 milioni, avverrà con la cessione a UniCredit del 32,5% di La Villata Spa società immobiliare che possiede gran parte degli immobili che ospitano i punti vendita Esselunga.

Il restante, 1,312 miliardi, infine sarà finanziato da una linee di credito per 1,312 miliardi messe a disposizione da Intesa Sanpaolo, UniCredit e Bnl-Bnp Paribas che finanzieranno la capofila Supermercati italiani che poi si fonderà con Esselunga destinata a farsi carico degli impegni finanziari.

Questa la soluzione presa sabato scorso, dopo un lungo cda convocato con urgenza per permettere a Marina Caprotti e alla Madre Giuliana Albera, proprietarie in solido del 70% del gruppo fondato da Bernardo Caprotti, per reperire le risorse con cui acquistare il 30% del gruppo in mano a Giuseppe e Violetta Caprotti, figli del primo matrimonio del fondatore scomparso del 2016.

“Siamo orgogliose di poter continuare il nostro impegno personale per lo sviluppo e il successo di Esselunga – hanno dichiarato Marina e Giuliana Albera – abbiamo grande fiducia nel team dirigenziale in tutte le persone che lavorano nel gruppo”.

Sulla stessa linea anche la risposta dell’amministratore delegato Sami Kahale che ha dichiarato:

“Siamo molto soddisfatti di apprendere che le nostre azioniste di maggioranza abbiano apportato capitali propri in misura così significativa per il futuro di Esselunga”.
Ma l’ad del gruppo si è rivolto anche ai dipendenti, ricordando che potranno proseguire nel piano industriale quinquennale che è iniziato nel modo migliore”, ovvero con un rafforzamento del controllo da parte delle azioniste di maggioranza. “In questo difficilissimo periodo di emergenza – ha concluso Kahale – siamo interamente concentrati nel servire la nostra comunità”.

Le decisioni sono state riferite sabato in un consiglio di amministrazione d’urgenza, il giorno dopo la conclusione dell’arbitrato su Esselunga, che ha valutato l’intero gruppo Supermarkets Italiani 6,1 miliardi e il 30% in mano a Giuseppe e Violetta Caprotti 1,83 miliardi (915 milioni a testa).