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EREDITA’ AGNELLI: INDAGATI DUE LEGALI DI MARGHERITA

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Emanuele Gamna, ex avvocato di Margherita Agnelli, è indagato per evasione fiscale nell’ambito dell’inchiesta del pm di Milano Eugenio Fusco che riguarda i contratti degli ex avvocati della figlia di Gianni Agnelli che si sono occupati della vicenda dell’eredità. A Gamna sarebbe stato contestato di non aver versato le tasse sulla parcella ricevuta che ammonta a circa 15 milioni di euro.

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Nell’ambito della stessa inchiesta, come riporta oggi un quotidiano svizzero, sarebbe indagato anche l’altro ex legale di Margherita Agnelli Charles Poncet, accusato dalla Procura di Milano di tentata estorsione. La testata svizzera La Tribune afferma che il reato sarebbe stato commesso nell’ambito della questione sull’eredità di Gianni Agnelli. In particolare, sempre secondo il quotidiano, Poncet avrebbe esercitato pressioni sull’avvocato italiano Gamna al fine di fargli firmare un documento e di costringerlo a restituire 10 dei 15 milioni ricevuti da Margherita Agnelli a titolo di onorario.

L’indagine è stata aperta a luglio a Milano dal pm Fusco e – secondo il quotidiano ginevrino – sono state fatte delle perquisizioni e acquisiti «elementi compromettenti». In base alla ricostruzione fatta dalla Tribune de Geneve, nel documento che avrebbe dovuto firmare, Gamna doveva riconoscere che la divisione dell’eredità Agnelli fatta nel 2004 era sfavorevole a Margherita e che lei avrebbe dovuto ricevere più denaro. Dal momento che Gamna non intendeva firmare, Poncet lo avrebbe denunciato al fisco, ai suoi associati (non avrebbe parlato con loro dell’onorario ricevuto) e all’ordine degli avvocati.

Ripercorrendo le tappe della vicenda, il quotidiano ricorda che, consigliata da Jean Patry e Emanuele Gamna, Margherita Agnelli aveva firmato un accordo di transazione con sua madre nel febbraio 2004. In base all’accordo che regolava definitivamente l’eredità del padre, Gianni Agnelli, morto nel 2003, la figlia dell’avvocato usciva dagli affari di famiglia e si ritirava nel contempo dalla corsa alla successione del gruppo Fiat, ricevendo un patrimonio valutato 1 miliardo e 186 milioni di euro.

Ma nel 2007 Margherita Agnelli aveva avuto dei dubbi sull’intesa firmata e aveva cominciato a pensare che parte della fortuna di suo padre situata all’estero le era stata nascosta. Aveva allora lasciato i suoi precedenti legali e si era rivolta a Poncet che oggi, secondo il quotidiano, è accusato di aver utilizzato metodi discutibili per difendere la sua cliente. Di fatto ex cliente si tratta, perché prima dell’estate Margherita Agnelli De Pahlen si è rivolta a un nuovo legale.