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Eni: titolo corre a Piazza Affari, ecco fin dove può arrivare secondo gli analisti

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Corre il titolo Eni a piazza Affari (+2% in tarda mattinata), che prova a riscattarsi dalle perdite di venerdì, quando il mercato, in occasione della presentazione del piano al 2025, aveva punito il titolo con un ribasso vicino a tre punti percentuali.

Piano in cui il gruppo del cane a sei zampe ha annunciato una generazione di cassa operativa di circa 55 miliardi fino al 2025 che sosterrà un miglioramento della politica di remunerazione agli azionisti. Il gruppo petrolifero ha annunciato infatti che, in ragione del prezzo di riferimento del Brent per il 2022, lancerà un piano di buyback da 1,1 miliardi, mentre il dividendo complessivo annuale aumenta a 0,88 euro per azione da 0,86 euro, sulla base del prezzo di riferimento del Brent tra 80 e 90 dollari al barile.

Tra gli obiettivi del gruppo, spicca il taglio previsto dei gas serra del 35% entro il 2030 e dell’80% entro il 2040 rispetto al 2018. Alla crescita green sarà dedicato il 30% degli investimenti entro il 2025, il 60% entro il 2030 e fino all’80% al 2040. Per velocizzare la transizione energetica, il gruppo ha creato una serie di società satelliti come Plenitude, per la quale è in corso il processo di quotazione, che offrirà elettricità green (si stima 15 Gw di capacità rinnovabile) a tutti i clienti (previsti 15 milioni) al 2030.

Eni, gli ultimi giudizi degli analisti

Commentando il piano industriale, gli analisti di Equita Sim, che confermano il rating buy con un prezzo obiettivo di 18 euro, plaudono alla maggiore generazione di cassa attesa rispetto alle previsioni e al miglioramento della remunerazione degli azionisti. D’altro canto per gli analisti un ulteriore motivo di appeal può venire dalla creazione, e successiva quotazione, della divisione di business relativa alla mobilità sostenibile.

Anche Banca Akros, che conferma un buy con un prezzo obiettivo di 16,50 euro, apprezza l’elevato rendimento delle cedole visto l’andamento dei prezzi del greggio ma anche la crescita attesa sia nell’esplorazione e produzione (+3% medio annuo) sia nelle rinnovabili (obiettivo di oltre 2 GW di capacità installata entro il 2022)..

Tra gli altri giudizi positivi sul titolo, spiccano i buy (comprare) di Bnp Paribas (tp a 18 euro), HSBC (14,90 euro), SocGen (16 euro), Kepler Cheuvreux (17 euro). Più cauti gli esperti di Oddo e Bestinver Securities, da cui arriva un più prudente hold (tenere).

Da inizio anno il titolo Eni ha segnato un aumento del 4,7% (+30% circa in dodici mesi) e ora si muove poco sopra i 13 euro. Alla luce dei prezzi obiettivi medi, il titolo avrebbe un potenziale di upside a 12 mesi del 20% circa.