Economia

Enel, nel 2009 cresce utile netto dividendo a 0,25 euro

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(Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA, presieduto da Piero Gnudi, ha approvato nella tarda serata di ieri i risultati dell’esercizio 2009. lo si legge in una nota. Il Risultato netto del Gruppo del 2009 ammonta a 5.395 milioni di euro rispetto ai 5.293 milioni di euro dell’esercizio precedente, con un incremento dell’1,9%. I Ricavi 2009 sono stati pari a 64.035 milioni di euro, con un incremento pari a 2.851 milioni di euro (+4,7%) rispetto al 2008. L’Ebitda (margine operativo lordo) 2009 è pari a 16.044 milioni di euro, in aumento di 1.726 milioni di euro (+12,1%) per il cambio del metodo di consolidamento di Endesa e il miglioramento dell’ efficienza operativa. L’Ebit (risultato operativo) 2009 ammonta a 10.755 milioni di euro, con un aumento del 12,7% rispetto ai 9.541 milioni di euro del 2008 e un andamento sostanzialmente in linea con quello del margine operativo lordo. Il Risultato netto del Gruppo del 2009 ammonta a 5.395 milioni di euro rispetto ai 5.293 milioni di euro dell’esercizio precedente, con un incremento dell’1,9%. L’Indebitamento finanziario netto si attesta a 50.870 milioni di euro, registrando un incremento di 903 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2008, Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale di Enel, ha così commentato: “Abbiamo conseguito margini crescenti, rafforzato la solidità patrimoniale e garantito un elevato rendimento ai nostri azionisti, nonostante un 2009 difficile per l’economia mondiale. Con il completamento del processo di crescita internazionale e la crescente integrazione delle attività acquisite, Enel oggi ha una posizione di leadership nei mercati di riferimento, un mix tecnologico e geografico unico al mondo nelle fonti rinnovabili e la capacità di perseguire l’eccellenza anche attraverso l’innovazione. A ciò si affianca la continua attenzione alla stabilità finanziaria, rafforzata dalla crescita del cash flow e dal successo dell’aumento di capitale e delle recenti emissioni obbligazionarie. Con queste solide fondamenta, abbiamo approvato un piano che sviluppa le grandi potenzialità del Gruppo con risultati in crescita e maggior valore per gli azionisti”. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre convocato l’Assemblea degli azionisti per i prossimi 27 aprile (prima convocazione di parte ordinaria e straordinaria), 28 aprile (seconda convocazione di parte straordinaria) e 29 aprile (seconda convocazione di parte ordinaria e terza convocazione di parte straordinaria). Tale Assemblea sarà chiamata anzitutto, in sede ordinaria, ad approvare il bilancio di esercizio e ad esaminare il bilancio consolidato 2009, nonché a deliberare circa la distribuzione di un dividendo complessivo relativo all’intero esercizio 2009 di 0,25 euro per azione. Il monte dividendi relativo all’esercizio 2009 risulta quindi pari a circa 2.351 milioni di euro a fronte di un utile netto consolidato ordinario (ossia riconducibile alla sola gestione caratteristica) pari a circa 4.000 milioni di euro, in linea con la annunciata politica dei dividendi che prevede un pay-out pari al 60% dell’utile netto consolidato ordinario. Si ricorda in proposito che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 1° ottobre 2009, ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un acconto sul dividendo dell’esercizio 2009 pari a 0,10 euro per azione, il cui pagamento è avvenuto a decorrere dal 26 novembre 2009 con data di “stacco cedola” coincidente con il 23 novembre 2009. Per quanto concerne il saldo del dividendo dell’esercizio 2009, pari a 0,15 euro per azione, il Consiglio di Amministrazione propone di fissare il 21 giugno 2010 come data di “stacco cedola” e il 24 giugno 2010 per il pagamento. Al pagamento del saldo del dividendo concorre esclusivamente l’utile di esercizio 2009 di Enel SpA, pari a 3.460 milioni di euro (di cui 940,3 milioni di euro già distribuiti a titolo di acconto). L’Assemblea sarà inoltre chiamata in sede ordinaria a deliberare riguardo al rinnovo del Collegio Sindacale per scadenza del termine del mandato.