Economia

Educazione finanziaria, perché aiuta a controllare ansia e stress

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L’educazione finanziaria può aiutare a ridurre e controllare l’ansia e lo stress. Ad affermarlo è anche una nuova ricerca curata congiuntamente da N26 e Go Fund Yourself. Un tema di cui abbiamo parlato diverse volte, anche perché la situazione in Italia sul fronte della conoscenza di temi economici non è delle migliori. Vediamo tutto nell’analisi.

L’importanza dell’educazione finanziaria

Lo stress di far quadrare i conti, di mantenere un lavoro o di affrontare un debito può infatti farci sentire ansiosi, depressi o addirittura senza speranza. È qui che entra in gioco il circolo vizioso tra salute mentale e denaro, oltre che l’importanza dell’educazione finanziaria. Ne avevamo parlato precedentemente, focalizzandoci proprio sui risparmiatori italiani. Quando siamo in difficoltà emotiva, diventa più difficile gestire le nostre finanze in modo efficace, il che rischia di creare ulteriori danni sia a livello economico che psicologico. L’unico modo per spezzare questo circolo vizioso è avere una maggiore consapevolezza circa le proprie attitudini finanziarie.

7 consigli per gestire il denaro

In occasione del mese della Consapevolezza sulla Salute Mentale, Alice Tapper, fondatrice della piattaforma sull’educazione finanziaria Go Fund Yourself (GFY), per conto della banca online N26, ha stilato 7 consigli per gestire i contrattempi finanziari senza compromettere la propria salute mentale.

  1. Valutare le proprie finanze: Fate un quadro chiaro delle vostre entrate, delle spese, dei debiti e dei risparmi per capire con cosa avete a che fare.
  2. Creare un budget: Fate un piano realistico che comprenda tutte le spese, dando priorità alle cose essenziali e che preveda di mettere da parte alcune risorse anche per il rimborso del debito.
  3. Cercare un aiuto professionale: Un consulente finanziario o un consulente sul debito può fornire una guida e un supporto per affrontare le sfide finanziarie.
  4. Sviluppare un piano: Identificate i passi specifici da compiere per migliorare le vostre finanze, come ridurre le spese, aumentare le entrate o gestire i debiti.
  5. Comunicare con i creditori: Siate onesti con le persone a cui dovete del denaro e verificate che siano disposte ad aiutarvi con una riduzione del debito o un nuovo piano di pagamento.
  6. Dare priorità alla cura di voi stessi: Assicuratevi di dedicare del tempo a voi stessi e di prendervi cura del vostro benessere mentale ed emotivo.
  7. Costruire una rete di supporto: Rivolgetevi ad amici, familiari o gruppi di sostegno per condividere le vostre esperienze e imparare da chi si trova in situazioni simili.

I sei profili dei risparmiatori

Sono 6 i profili di risparmiatori più diffusi emersi dalla ricerca. Dallo stratega al parsimonioso, passando per l’edonista, proseguendo con l’indipendente, l’ambizioso e da ultimo il distaccato. Le interviste condotte dall’esperta per N26 su un campione di oltre 1.000 persone hanno delineato le caratteristiche comuni e più diffuse quando si tratta di abitudini finanziarie, esigenze e paure. Ognuno dei profili presenta attitudini molto diverse alla gestione dei propri risparmi, passando da chi predilige piani decennali a chi preferisce spendere in esperienze esclusive e acquisti di lusso. Questi, tuttavia, non sono una struttura immutabile e, anzi, capita che nel corso della vita il proprio profilo possa evolvere e trasformarsi. Comprendere a quale di questi profili si appartiene, però, è utile ad avviare un percorso di approfondimento e di autoconsapevolezza finanziaria.

Lo stratega: quando si tratta di denaro, ama avere tutto sotto controllo ed è estremamente pragmatico. “Questo profilo è responsabile in maniera intuitiva quando si tratta di spendere ed è sempre il primo a cui rivolgersi quando si tratta di scoprire come migliorare lo stato delle proprie finanze”, dice Alice Tapper. “Amante della pianificazione, affrontare imprevisti personali o economici può rappresentare una vera sfida per questo profilo”.

Il parsimonioso: non sono solo bravi a risparmiare, sono anche i migliori a cui chiedere dove trovare il pasto più conveniente o quando iniziano i saldi in un negozio alla moda. “Chi rientra in questo profilo ha un vero e proprio superpotere per il risparmio”, spiega Alice Tapper. “Anche se correre rischi finanziari può essere una sfida, chi ha questa personalità finanziaria predilige esercitare l’autocontrollo e rimandare la gratificazione”.

L’ edonista: tende a vivere la vita al limite delle proprie possibilità finanziarie. “L’amore per i piaceri della vita tipico di questo profilo è un ottimo promemoria per ricordarci che il denaro è, almeno in parte, fatto per essere goduto”, dice l’esperta. A coloro che rientrano in questa categoria, Alice consiglia: “Finché si evitano i debiti e si fa un buon piano di risparmio, si dovrebbe essere a posto”.

Il distaccato: la gestione o anche solo il pensiero delle proprie finanze non rientrano tra le sue priorità. Chi rientra in questo profilo si preoccupa molto di più di vivere esperienze significative e di essere all’altezza dei propri valori. “Finché il loro atteggiamento spensierato non diventa troppo estremo, anche il distaccato ci ricorda che il denaro non è tutto”, afferma Alice Tapper.

L’ambizioso: si impegna in maniera costante per imparare e ottenere sempre di più, soprattutto quando si tratta di soldi. Il successo finanziario è per questo profilo una profonda fonte di orgoglio e per ottenerlo è pronto a fare il passo più lungo della gamba. “Se da un lato l’ambizioso ama mostrare il proprio status socio-economico, dall’altro ha sempre un occhio di riguardo per i propri amici e i propri cari”, afferma l’esperta. “Le ragioni dell’ambizione e dell’amore per il denaro di questo profilo derivano spesso dall’aver sperimentato l’insicurezza finanziaria durante la crescita”.

L’indipendente: investe soprattutto nel proprio futuro, ad esempio risparmiando per fondare una startup o per godersi la vita. Il successo finanziario per questo profilo è uno strumento per ottenere una vita autonoma: “È importante pensare in grande, ma a volte l’indipendente ha bisogno di tornare con i piedi per terra”, suggerisce Alice Tapper.