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Editoria: Forbes cede maggioranza a cordata asiatica

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NEW YORK (WSI) – A 97 anni dalla fondazione il controllo di Forbes media, l’editore del bisettimanale considerato la Bibbia del capitalismo, passa a una cordata di investitori di Hong Kong che affiancheranno la famiglia guidata da Steve Forbes, presidente della casa editrice di New York e direttore della rivista che conta 36 edizioni locali in vari Paesi.

Il nuovo socio forte è la Integrated whale media (Iwm), un consorzio finanziario del Far East tra cui spiccano i nomi di Tak Cheung Yam, uomo d’affari dell’ex colonia inglese con interessi nella Fornton, Artfield, Credit China più molte altre compagnie, e dell’imprenditore di Singapore Wayne Hsieh, noto per aver fondato la Asustek computer. Esce invece dalla compagine di Forbes il fondo Elevation Partners promosso, tra gli altri, da Bono Vox, il cantante irlandese degli U2, che otto anni fa aveva rilevato il 45% della casa editrice per 264 milioni di dollari.

La famiglia resta comunque salda in sella. Steve Forbes, nipote del fondatore, due volte candidato alle primarie repubblicane, manterrà con i fratelli una quota azionaria significativa. Resterà presidente della società e direttore della rivista ammiraglia che ha una diffusione poco superiore a 930 mila copie. Anche l’attuale ceo Michael Perlis manterrà l’incarico.

Il gruppo Forbes è stato valutato dai nuovi investitori asiatici 475 milioni di dollari al termine di una procedura di vendita durata otto mesi e gestita dall’advisor Deutsche Bank. «I nostri partner credono nel brand, nei nostri valori e nella battaglia per l’imprenditoria e il capitalismo del libero mercato» —, ha voluto rassicurare l’erede della dinastia di editori. Forbes cercava nuovi capitali perché anche la rivista icona dei grandi patrimoni ha sofferto di qualche battuta d’arresto nella raccolta pubblicitaria, stimabile in 260 milioni, nonostante il gruppo abbia investito molto nell’online con Forbes.com.

La rivista è conosciuta in tutto il mondo per la classifica annuale degli uomini più ricchi del pianeta, oltre 1.600 nomi per una fortuna aggregata di 6,6 trilioni di dollari. Nell’ultima edizione uscita a marzo Bill Gates si è ripreso la corona del più ricco del globo (patrimonio di 76 miliardi) che per quattro anni aveva ceduto al magnate messicano Carlos Slim (America movil). Primo italiano, Michele Ferrero, ma alla posizione numero 22.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato dal Il Corriere della Sera – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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