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Economie sempre più strozzate. Dal Portogallo “enorme” aumento tasse

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro continua l’incertezza degli operatori in attesa di nuove notizia dal fronte spagnolo e della riunione della Bce di oggi. L’Istituto, secondo Market News, starebbe considerando la possibilità di concedere un allungamento delle scadenze dei titoli greci in portafoglio, così come richiesto dal Fmi e dallo stesso ministro delle finanze greco che indicavano auspicabile una ristrutturazione del debito detenuto da creditori pubblici.

Dalla riunione di oggi potrebbe emergere un’indicazione in tal senso così come sono attese indicazioni sul programma di acquisto di covered bond in scadenza in questo mese che ha visto l’acquisto di soli 16 Mld€ su un totale di 40 Mld€. Non sono invece attesi cambiamenti al livello del tasso di riferimento. Continuano i contatti tra i principali leader europei per discutere della soluzione alla crisi.

Venerdì è prevista una riunione tra Rajoy, Monti ed Hollande, prima della riunione dell’Eurogruppo dell’8 ottobre e del consiglio europeo del 18. Il ministro dell’economia Guindos oggi invece presenterà la bad bank a Londra. Secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt, il ministro dell’economia Roesler in un’intervista ha dichiarato che la Germania potrebbe supportare un’eventuale richiesta di aiuti spagnola. Madrid infatti, secondo il ministro, ha fatto notevoli passi avanti ed i suoi sforzi devono essere premiati.

In Portogallo il ministro delle finanze, Gaspar, ha dichiarato che il governo sta considerando la possibilità di emettere titoli a medio lungo termine. Il paese starebbe infatti sviluppando nuovi strumenti finanziari. Per il quarto trimestre sono invece attese emissioni di titoli a breve termine fino a 5,75 Mld€. Gaspar ha anche dichiarato che il governo sta pianificando di implementare un piano che prevede un “enorme” aumento delle tasse su salari ed altri redditi per soddisfare gli obiettivi di budget (deficit/Pil al 5% nel 2012 e 4,5% nel 2013), penalizzati dal peggioramento del Pil. A questo si dovrebbero aggiungere anche dei tagli alla spesa pubblica.

Oggi sono attese aste in Spagna fino a 4 Mld€ ed in Francia fino a 8 Mld€. In calendario anche la riunione della Banca Centrale inglese (BOE) da cui non sono attesi cambiamenti al livello dei tassi ed all’ammontare di acquisto di bond.

Negli Usa la giornata di ieri ha visto listini azionari in lieve rialzo favoriti dal clima positivo che si è instaurato sui mercati dopo i buoni dati macro pubblicati. Il sondaggio ADP sull’occupazione nel settore privati è infatti risultato migliore delle attese, facendo ben sperare per i dati ufficiali sul mercato del lavoro in pubblicazione domani.

Allo stesso tempo, l’indice ISM non manifatturiero ha raggiunto a settembre i massimi da sei mesi (55,1 da 53,7) facendo ben sperare in un miglioramento del quadro economico nel corso della parte finale dell’anno. All’interno del dato si registra un netto miglioramento della componente nuovi ordini, mentre è risultata in lieve calo quella occupazionale. Sul fronte politico ieri s’è tenuto il primo dei tre dibattiti tra i due candidati alle presidenziali, Romney e Obama. Secondo un sondaggio della CNN, a sorpresa, al candidato repubblicano è stata attribuita la vittoria con un 67% contro il 25% per Obama.

Valute: euro in rialzo vs dollaro spinto dal buon andamento dei listini azionari statunitensi e dagli ultimi dati macro. Il cross si attesta sopra area 1,29 con il livello di supporto ad 1,28, mentre quello di resistenza ad 1,297, seguito da 1,3050. La conferenza stampa di Draghi del primo pomeriggio potrebbe portare una certa volatilità sui cambi. Yen in deprezzamento vs euro e dollaro penalizzato dai timori che la banca centrale giapponese (BOJ) possa implementare nuove misure espansive durante la riunione di 2 giorni che comincia oggi. Il comunicato ufficiale sarà pubblicato domani mattina. Verso Euro il supporto oggi si colloca presso 101, la resistenza in area 102

Materie Prime: giornata negativa per la maggior parte delle materie prime guidate dal ribasso del petrolio. In marcato calo quello Usa, con il Wti che ha perso oltre il 4%. I dati settimanali del Dipartimento dell’Energia Usa hanno evidenziato che la produzione del paese è cresciuta ai massimi da 15 anni, in un contesto di calo dei consumi di carburante. Il Brent ha perso circa il 3%. Lieve rialzo per l’oro (+0,3%). Segnaliamo il nuovo record di oro detenuto dagli Etf mondiali oltre le 2554 tonnellate. Andamento misto per gli agricoli, in calo la maggior parte dei metalli industriali. Rimbalzo per l’olio di palma (+4,3%) sulle attese di taglio delle tasse sulle esportazioni malesiane nel tentativo di stimolare le vendite.

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