Economia

Economia italiana tornata ai livelli del 1993, per Visco (Bankitalia) urgenti le riforme

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E’ stato un ritratto impietoso quello fatto all’economia del nostro Paese dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco,  intervenendo a Trieste nel corso dell’ EuroScience Open Forum 2020.

“L’emergenza Covid-19 ha colpito profondamente l’economia italiana: a metà del 2020 il Pil è tornato a livelli osservati all’inizio del 1993. In termini pro capite, il Pil è sceso ai valori registrati alla fine degli anni ’80” ha evidenziato il Governatore alla conferenza scientifica biennale dedicata all’innovazione e alla ricerca.

Nel suo intervento il numero uno di Bankitalia ha poi sollecitato a investire nel capitale umano e nell’innovazione per tornare a crescere. “I ritardi nel campo della conoscenza”, ha evidenziato, “si sono tradotti, in Italia, nella lenta crescita del Pil degli ultimi 30 anni”.

Servono riforme per favorire nuovi investimenti

Per Visco, oltre alla necessità di sostenere la congiuntura per fare fronte al tracollo dell’economia nella prima parte del 2020, l’Italia deve anche affrontare i problemi che hanno frenato la crescita per circa 30 anni.
“A tal fine, come ho più volte sostenuto – precisa Visco – è essenziale attuare riforme volte a creare un più favorevole ambiente per le imprese, aumentando la qualità e l’efficienza dei servizi pubblici, aumentando il livello degli investimenti pubblici, migliorando la giustizia civile, riducendo quella amministrativa e gli oneri burocratici che ostacolano gli investimenti privati, abbassando il peso di evasione fiscale, della corruzione e altre attività criminali”.