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Ecco perche’ il Dow Jones ha passato quota 13.000

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New York – Nelle contrattazioni di ieri l’indice Dow Jones è arrivato a toccare intraday quota 13.000, poi perso in chiusura. Segnale di ripresa o c’è qualcos’altro? Cosa ha spinto il Dow verso 13.000, livelli abbandonati ormai dal maggio 2008? Il grafico dimostra che il movimento è dovuto interamente all’ingente quantità di denaro messa in circolo dalle varie banche centrali negli ultimi 4 anni. La bellezza di circa $7.000 miliardi.

I bilanci dei vari istituti centrali hanno registrato una crescita esponenziale, e sono praticamente raddoppiati negli ultimi 4 anni, come fa notare Sean Corrigan, di Diapason. Il tutto garantendo l’illusione di guadagni nominali. La liquidità globale si è sparsa nei vari mercati, dall’uno all’altro, praticamente senza resistenze.

Seguendo questo passo la liquidità dovrebbe raddoppiare nei prossimi 3 anni, poi nei prossimi 2, e così via. Una crescita puramente nominale, che dunque sembrerebbe non porre limiti a livelli raggiungibili dal Dow.

In aggiunta si noti l’equivalente espresso in oro, che mostra chiaramente un deprezzamento del 20%.

Dal maggio 2008 il prezzo del Dow è praticamente invariato, mentre in termini reali, espressi in oro, è in calo di un buon 50%.

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