Società

Ebola, guariti medico e infermiera americani con siero sperimentale

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NEW YORK (WSI) – Il medico americano Kent Brantly e l’infermiera Nancy Writebol, contagiati ai primi di agosto dal virus dell’ebola in Liberia, sono guariti – ed entrambi dimessi dall’ospedale di Atlanta dove erano ricoverati – dopo essere stati curati per primi con il siero sperimentale Zmapp.

La notizia è stata diffusa, in un primo momento, dalla “Samaritan’s Purse”, l’organizzazione per cui i due missionari lavoravano in Liberia. “Oggi mi unisco agli operatori di Samaritan’s Purse in tutto il mondo per ringraziare Dio, mentre celebriamo la guarigione del dottor Kent Brantly dall’ebola e le sue dimissioni dall’ospedale”, ha scritto un portavoce in una nota. Successivamente l’organizzazione ha diffuso notizie incoraggiati anche su Nancy Writebol: l’infermiera è stata dimessa già martedì.

L’Emory University Hospital di Atlanta, dove Brantly, 33 anni, era stato ricoverato insieme alla sua collega dal loro rientro dalla Liberia, ha tenuto una conferenza stampa sulle condizioni dei due pazienti, nelle quali ha confermato le notizie diffuse dalla Samaritan’s Purse. “Le loro condizioni non costituiscono un pericolo per la salute pubblica” – ha detto Bruce Ribner il responsabile dell’unità di Malattie Infettive dell’ospedale. Alla conferenza stampa ha partecipato Brantly: “Oggi è un giorno miracoloso. Sono emozionato di essere vivo”, ha detto il dottore, che ha ringraziato lo staff medico e si è poi augurato che sia fatto ogni sforzo possibile per la popolazione colpita in Liberia e negli altri Paesi dell’Africa Occidentale.

Brantly era stato trasferito negli Usa il 2 agosto, mentre Nancy Writebol era stata rimpatriata tre giorni dopo. Lo Zmapp era stato testato fino ad allora solo sulle scimmie ma le condizioni disperate di Brantly lo avevano indotto ad accettare il trattamento sperimentale. Da allora i miglioramenti sono stati costanti. Lo stesso siero si è rivelato inutile per un missionario spagnolo 75enne, Miguel Pajares, a cui era stato somministrato però poche ore prima del decesso.