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È “wine mania”: dai vegani a quelli alla cannabis. I dieci trend del settore

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Dal vero e proprio boom dei vini vegani al ritorno in auge dei rosati, dai vini a basso contenuto alcolico a quelli alla cannabis, fino ad arrivare al trend sempre più diffuso del “Bring Your Own Bottle”.

Sono queste alcune delle 10 principali tendenze a livello internazionale che gli esperti interpellati da Vitavigor hanno individuato nel mondo vinicolo, sempre più apprezzato anche dai millennial.

Basti pensare che secondo un’indagine americana del Wine Insititute nel 2018 ne sono stati consumati oltre 966 milioni di galloni negli USA e che in Italia, stando ai dati ISTAT, a berlo almeno una volta all’anno sono il 54,1% delle persone e tutti i giorni il 18,2%, mentre dai dati dell’International Organisation of Vine and Wine emerge che nel Belpaese i consumi negli ultimi 5 anni sono aumentati dell’8%.

E ancora, secondo un’indagine di Beer Marketer, i millennial preferiscono vino e liquori alla birra, ribaltando il trend degli anni ’90.

Quali sono i trend nel settore vinicolo?

Secondo gli esperti il primato spetta ai vini vegani, come sottolineato da una ricerca su Forbes, e al mercato dei vini organici, che secondo un’indagine condotta da Reuters crescerà del 14% entro il 2022. Tra le tendenze più curiose figurano anche quelle dei vini all’infuso di cannabis per via delle numerose proprietà benefiche e quella della “Bring Your Own Bottle”, ovvero portare direttamente da casa la propria bottiglia di vino al ristorante, segnalata da una ricerca britannica pubblicata sul Telegraph.

“Il BYOB è un sistema molto diffuso in tanti mercati internazionali. Il consumatore porta la sua bottiglia al ristorante che gli mette a disposizione il servizio professionale, i giusti calici ed anche dei piatti abbinati – afferma Roberto Anesi, eletto Miglior Sommelier d’Italia nel 2017 e Professionista dell’Anno 2019 – Generalmente si pagano dei “cork fee” per la stappatura che in certi casi possono arrivare addirittura oltre i €150″

A segnalare il trend dei vini vegani è invece Eleonora Galimberti, esperta wine consultant per buyers, appassionati e collezionisti da tutto il mondo:

“Tra le tendenze nel campo del vino sta prendendo sempre più campo la filosofia vegana, che tanto fa discutere già il mondo del food. Da non confondere con la pratica biologica, il vino ‘vegan’ è prodotto senza interazioni di derivazione animale, sia in vigneto che in cantina, certificato e controllato da SGS. Il mercato alimentare testimonia che il segmento vegano è sempre più in espansione, sia in termini di esistenza che di grandi brand”.

I dieci trend che stanno rivoluzionando i calici italiani

Ecco infine la classifica delle 10 delle tendenze nei vini che contraddistingueranno i prossimi mesi autunnali e invernali:

  1. Vini vegani: bevande prodotte senza interazioni di derivazione animale, certificate e controllate da SGS.
  2. Vini rosati: bevande mediterranee per eccellenza, prodotte da uva rosse e vinificate con un contatto di qualche ora delle bucce con il mosto.
  3. Vini low ABV: vini con un grado alcolico compreso tra i 6 e gli 8,5, fortemente preferiti dai giovanissimi.
  4. Vini organici: ottenuti da uva coltivate senza l’uso di prodotti chimici sintetici o artificiali, e conformi ai principi dell’agricoltura biologica.
  5. Bring Your Own Bottle: è in crescita la tendenza di portare da casa la propria bottiglia di vino al ristorante, avvalendosi del servizio di un sommelier esperto.
  6. Vini alla cannabis: prodotti con cannabis organica e uva fermentate in maniera biodinamica, sono richiesti per le proprietà benefiche.
  7. Vini in lattina: il mercato del canned wine è sempre più in voga per via della sua praticità d’uso e portabilità.
  8. Riesling: prodotto in Germania, si tratta di uno dei vini bianchi più raffinati al mondo, considerato il più ricercato dagli appassionati per via del suo aroma unico.
  9. Vini arancioni: bevande prodotte attraverso la fermentazione di uve bianche con le loro parti solide, ovvero pelle e graspi.
  10.  Cabernet Franc: è il vino fruttato francese per eccellenza, contraddistinto per un mix di aromi che vanno dalla frutta alle spezie, oltre a mantenere la sua freschezza e mineralità.