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E adesso le banche hanno il coraggio di chiedere la penale per l’estinzione anticipata dei mutui

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ROMA (WSI) – Le banche vogliono che sia reintrodotta la penale per l’estinzione anticipata dei mutui, un costo aggiuntivo che era stato eliminato dai decreti Bersani del 2006.

A sostenere il ritorno della «commissione per estinzione anticipata» del prestito immobiliare, a carico dei clienti, è l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana presieduta da Antonio Patuelli, in un dossier di 41 pagine presentato mercoledì al ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.

Si tratta di un lungo elenco di richieste al governo, in particolare sul riequilibrio della pressione fiscale sugli istituti di credito, che è maggiore del 15% – dicono le banche – rispetto a quella applicata negli altri Paesi europei.

E si tratta in sostanza di un’azione di marketing sfacciata che punta alla rivendicazione del ruolo degli istituti di credito nell’economia anche durante la feroce crisi finanziaria ed economica degli ultimi anni, in quanto l’Abi ci tiene a evidenziare che “le banche italiane non hanno avuto bisogno di aiuti pubblici, a differenza di molte loro concorrenti in Europa”.

Il che e’ palesemente falso, stante gli oltri 250 miliardi di euro elargiti complessivamente dalla Bce, tramite i due provvedimenti LTRO di emergenza decisi da Mario Draghi nel 2012, quando alle banche europee e a decine di istituti italiani furono concessi prestiti all’1% (di fatto poi utilizzati per acquistare Btp, e non certo per elargire credito a piccole e medie imprese).