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Draghi: sui mercati si intravedono i benefici dell’operazione a 3 anni Bce

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione è stata caratterizzata da una continuazione del rialzo dei listini azionari e da un calo degli spread, con quello italiano sceso in prossimità dei 450 pb.

Ben accolte le emissioni a medio/lungo termine francesi e soprattutto spagnole: la Spagna è riuscita ancora una volta ad emettere un ammontare ben superiore (6,6Mld€ vs 4,5Mld€ annunciati) al massimo annunciato.

Gli operatori restano ancora in attesa dell’esito delle trattative sullo swap del debito greco, atteso concludersi entro il 23, quando è prevista la riunione dell’Eurogruppo. Secondo quanto riportato da Reuters nella riunione di venerdì sarà discussa anche la nuova bozza del trattato che istituisce l’Esm e poi firmata eventualmente approvata dai capi di stato nella riunione del 29 gennaio.

Nella bozza, seconda Reuters, i paesi della zona Euro potranno chiedere sostegno all’Esm solo se hanno ratificato il fiscal compact; le clausole di azione collettiva saranno introdotte sui nuovi bond con scadenza oltre l’anno emessi dai paesi membri un mese dopo che il trattato sull’Esm entrerà in vigore, ovvero quando i paesi che rappresentano il 90% del capitale sottoscritto l’avranno ratificato. Il board dell’Esm, una volta che sarà operativo, potrà inoltre decidere di aumentare la dotazione combinata di 500 Mld€ di Efsf/Esm (quota che rappresenta quindi il minimo della loro capacità).

Secondo quanto riportato da Bloomberg, il Giappone sarebbe pronto a cooperare al rafforzamento delle risorse del Fmi quando emergeranno maggiori dettagli.

Il capo della Bce Draghi in un intervento a Dubai ha dichiarato che sui mercati si stanno vedendo i benefici dell’operazione di rifinanziamento a tre anni della Bce e che per la prossima operazione a 3 anni del 29 febbraio si attende una domanda elevata, anche se inferiore alla prima pari a 489 Mld€. Sul tema taglio i tassi Draghi ha ribadito il consueto “we never pre-commit”.

Il Fmi ha rilasciato le nuove stime di crescita rivedendole al ribasso. Nel 2012 il Pil italiano è atteso scendere del 2,2%, quello dell’area Euro dello 0,5%. Il Pil italiano è atteso rimanere sotto lo zero anche nel 2013 (-0,6%), mentre quello dell’intera area salirà dello 0,8% e quello tedesco dell’1,5%.

La Troika ha terminato la revisione in Irlanda dando il via libera per il rilascio della prossima tranche (3,2 Mld€ del Fmi e 6,5 Mld€ dall’Ue).

Negli Usa tassi di mercato decennali in rialzo sulla scia della prosecuzione del rialzo dei listini Usa: l’indice S&P500 è arrivato a toccare il nuovo massimo da 6 mesi.

Le trimestrali pubblicate a mercati chiusi hanno registrato una buona accoglienza con riferimento a Microsoft, mentre invece è stata particolarmente penalizzata Google.

Sul fronte obbligazionario, da segnalare l’emissione di 15 Mld$ di titoli decennali indicizzati all’inflazione, che per la prima volta per questa scadenza hanno segnato un tasso reale negativo. Nell’analogo comparto quinquennale nelle ultime quattro emissioni si era già assistito a tassi reali negativi, esplicito riflesso dell’aspettativa degli operatori di un prolungato posizionamento dei tassi nominali al di sotto dell’inflazione.

Sul fronte macro è stato registrato un brusco calo delle richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione, ai minimi da quasi 4 anni,a fronte della continuazione a dicembre del ridimensionamento dell’inflazione da consumi (da 3,4% a 3%). All’interno del dato si scorge però la continuazione del rialzo della componente affitti che ha chiuso il 2011 con una crescita media dell’1,3% vs -0,4% del 2010, conseguenza dell’aumento della domanda di affitti dopo l’incremento dei pignoramenti.

Valute: euro in deciso apprezzamento nella seduta di ieri con il cross che è riuscito a riportarsi in prossimità di area 1,30. Il buon esito delle aste francesi e spagnole unito ad un maggior ottimismo su un accordo tra governo greco e privati ha favorito un recupero della valuta unica. Il movimento, legato probabilmente a ricoperture, potrebbe continuare nei prossimi giorni anche se soglia 1,30 rappresenta un livello difficile da superare. Il supporto principale si posizione sempre in area 1,26.

Euro in apprezzamento anche verso yen con il cross che si è avvicinato in prossimità di quota 100. In mattinata il cross ha provato a riportarsi sopra tale livello senza però riuscirci a causa dell’andamento negativo dei listini azionari. Yen in deprezzamento anche verso dollaro; il cross pur riportandosi sopra quota 77 continua a rimanere poco volatile.

Materie Prime: spiccano gli acquisti sul nickel (+3,6%, ai massimi da 4 mesi) in una seduta generalmente positiva per le materie prime. Rimbalzano gli agricoli, soprattutto grano e mais (+2,2% per entrambi); su quest’ultimo pesano gli effetti irreversibili delle piogge sulle piantagioni in America Latina, nonostante la produzione record prevista in Cina per il 2012. Bene gli industriali, deboli i preziosi (con l’oro in prossimità di 1.650 $/oncia) e il Wti. Continua a calare la quotazione del gas naturale, ai minimi dal 2002.

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