Economia

Draghi prepara il bazooka

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Roma – Se si dovesse arrivare a un comparto fiscale condiviso, allora la Banca centrale europea sarebbe pronta ad agire in maniera decisa a sostegno dell’area euro. E’ quanto ha fatto intendere Mario Draghi, neo governatore dell’istituto di Francoforte.

Con l’area euro sull’orlo del precipizio, e prossima alla recessione, con gran parte del blocco a 17 che sta facendo i conti con un credit crunch, il banchiere fiorentino ha aperto la porta a misure molto piu’ drastche per impedire che l’Eurozona scivoli in una fase di deflazione.

Il programma di acquisti di titoli di Stato non può essere infinito, in quanto le misure sono “temporanee e limitate” per loro stessa natura, secondo il numero uno della Bce, intervenuto al cospetto del Parlamento europeo. Draghi non ha escluso un cambiamento dei trattati europei, anzi e’ sembrato augurarselo.

Parlando dei problemi europei, il neo presidente della Banca centrale europea ha affermato che in Europa “una nuova struttura di bilancio sarebbe un segnale importante” e che sarebbe necessario “arrivare a un comparto fiscale condiviso”. In ogni caso, “i governi devono recuperare la credibilità nei confronti dei mercati. Noi siamo consapevoli dei problemi attuali”.

Sull’economia, Draghi ha sottolineato che i rischi al ribasso sono aumentati e ha anche ammesso, parlando della crisi sui debiti pubblici, che la “fase è difficile”, visto che non si vedono ancora “gli effetti positivi” delle manovre che l’Europa ha adottato per contrastare i suoi vari problemi. Ancora, le tensioni dei mercati “si sono ancora intensificate con ricadute molto avverse su fiducia e finanza”.