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“Dollaro debole ha i giorni contati, mostrerà i muscoli entro fine anno”

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La debolezza del dollaro ha i giorni contati. Secondo gli analisti di Wells Fargo, la valuta statunitense, il cui indice ha perso il 9% da inizio hanno, negli ultimi mesi dell’anno riprenderà a correre. Lo ha scritto in una nota, Sameer Samana,  strategist di Wells Fargo, specificando che mai dal 2014 gli investitori sono stati così negativi nei confronti della divisa americana:

“dati macro deludenti, incertezza politica e sviluppi positivi fuori dagli Stati Uniti hanno indebolito il dollaro verso le principali valute. Questo nonostante la politica di rialzo del tassi intrapreso dalla Fed”

Ma la situazione sembra destinata a cambiare. E anche presto. Il motivo?

Per l’esperto della banca americana, sono tre le ragioni che modificheranno il trend attuale nel mercato dei cambi. Prima di tutto, la politica monetaria. Mentre la Fed continuerà ad alzare i tassi, in Europa la Bce resterà sulla sua posizione ancora per un tempo non ancora ben definito. Le attese per un nuovo rialzo dei tassi Usa, stando ai futures sui Fed Funds, si stanno progressivamente spostando verso la primavera 2018.

Allo stesso tempo, anticipa lo strategist, crescita e inflazione negli Usa si muovono ad un ritmo più veloce rispetto al Vecchio Continente. A questo proposito ricordiamo che, a fine settimana, saranno pubblicati i dati sull’inflazione negli Stati Uniti in luglio. Le attese sono per un aumento mensile dello 0,2% , 1,8% annuale.

Infine l’incertezza politica. Il riferimento è soprattutto alle elezioni in Italia i cui esiti allungano un’ombra di incertezza sulla zona euro.

Oggi, intanto, prosegue il tira e molla dell’euro/dollaro intorno a quota 1,18: dopo aver chiuso le contrattazioni di ieri sotto tale soglia a 1,1794, il cambio è tornato a 1,1807.  Il dollaro arretra anche verso la valuta giapponese a 110,59 yen da 110,74 yen.