Dividendi: dopo la crisi le aziende rivedranno le loro politiche. Ecco i rendimenti più alti
La crisi economica seguita alla pandemia del 2020 ha avuto, tra le altre cose, un impatto anche sui dividendi globali. Le recessioni smorzano la crescita economica e intaccano gli utili aziendali, riducendo il capitale disponibile per i dividendi. Secondo il Team Investimenti di Fineco Asset Management, dopo la crisi finanziaria globale del 2008, il dividendo medio pagato dalle aziende globali è sceso del 7,95% tra il 2007 e il 2009, con un breve picco nel 2008 quando i prezzi delle azioni sono crollati (i rendimenti da dividendi reagiscono inversamente ai prezzi delle azioni). Tra il 2019 e il 2020 il calo invece è stato del 3,4%.
Dal punto di vista strutturale però la crisi del 2020 differisce per molti aspetti da quella del 2008. Innanzitutto non tutti i settori del mercato sono stati colpiti e il credito è rimasto disponibile. Tuttavia un certo numero di settori, in particolare quelli legati ai servizi, così come la vendita al dettaglio non online e i viaggi, hanno sofferto enormemente.
Guardando alle banche, l’industria bancaria è entrata nella pandemia in una posizione molto più forte rispetto al 2008, dato che i regolatori ora richiedono livelli molto più alti di capitale proprio per assorbire le perdite.
In altri settori, aziende come Pepsi Co., Procter & Gamble e Johnson & Johnson hanno tutte aumentato i loro dividendi nel 2020. Mentre altre aziende come Vodafone hanno mantenuto il loro dividendo: nonostante la perdita di entrate da roaming nella prima metà del 2020, l’azienda ha visto l’uso di dati mobili e le chiamate vocali aumentare durante la pandemia.
Il futuro dei dividendi
Guardando al futuro, secondo gli esperti, le aspettative sono che con la riapertura delle economie e il lancio dei vaccini, i consumatori globali aumenteranno la spesa per i servizi e i beni capitali.
Con un maggior potere di spesa a disposizione, le prospettive di crescita economica futura risultano forti una volta che l’economia globale entrerà saldamente nella fase di ripresa. Questo aiuterà la fiducia dei consigli di amministrazione, spingendo le aziende a rivedere la loro politica dei dividendi.
I maggiori rendimenti? Per quelle aziende azionarie globali che hanno avuto una politica di dividendi crescente o stabile per almeno gli ultimi 10 anni, gli analisti si aspettano che queste aziende collettivamente possano rendere fino al 5,41% nel 2021. Infine, con i rendimenti medi sul risparmio in tutta Europa praticamente allo 0% e i rendimenti dei titoli di stato inferiori all’1% (i BTP italiani a 10 anni rendono attualmente meno dello 0,50%), per Fineco Asset Management l‘investimento in titoli ad alti dividendi rimane una scelta interessante.