PARIGI (WSI) – Per la sua contrarietà a un accordo su un progetto di energia nucleare da 18 miliardi di sterline firmato dal Regno Unito e dalla Francia, il chief financial officer del colosso del gas francese EDF si è dimesso.
Il dirigente, Thomas Piquemal, contesta la fattibilità del piano ambizioso per la costruzione del primo impianto nucleare dell’ultimo decennio. Lo hanno riferito a Bloomberg fonti a conoscenza della vicenda, secondo le quali Piquemal è preoccupato dall’investimento oneroso che potrebbe compromettere la posizione finanziaria di EDF (Electricité de France)
La fonte ha rivelato che “il dirigente ha presentato le sue dimissioni all’AD Jean-Bernard Levy la scorsa settimana, citando le sue preoccupazioni sul progetto di Hinkley Point“.
La Francia è proprietaria all’84,5% della società statale ed è uno dei gruppi protagonisti del mercato britannico. EDF ha firmato un accordo storico con l’azienda cinese China General Nuclear Power Corporation (CGN) per la costruzione dello stabilimento Hinkley Point a Somerset, nell’area meridionale dell’Inghilterra, ma è dal 2008 che si parla del reattore.
Secondo le ultime stime disponibili, i costi per la costruzione dell’impiano si dovrebbero aggirare intorno ai 18 miliardi di sterline (23,6 miliardi di euro). Il progetto ha ricevuto critiche non solo dal punto di vista dell’impatto ambientale, ma anche sotto il profilo strategico e tecnico.
Il calo dei prezzi del petrolio e del gas di riflesso dell’energia elettrica in Europa ha compromesso le attività e le finanze dei maggiori gruppi del settore in Europa e Piquemal è del parere che EDF non possa permettersi uno sforzo economico di tale entità in questo momento di crisi.