(9Colonne) – Washington, 24 mag – Doveva essere un network televisivo pensato per diffondere un’immagine positiva degli Usa nel mondo arabo, ma in realtà la televisione Al Hurra fino a oggi si è distinta per aver dato voce a esponenti di gruppi islamici militanti, fra cui non sono mancati anche alcuni negazionisti dell’Olocausto. Al Hurra, che tradotto dall’arabo significa “La libera”, è un canale satellitare finanziato direttamente dagli Stati Uniti, che però si è attirato le ire di numerosi politici americani secondo i quali Larry Register, il direttore del tg dell’emittente, dovrebbe essere immediatamente licenziato, specialmente dopo aver mandato in onda in versione integrale un discorso del leader di Hezbollah, così come interviste a dirigenti di Hamas e a un presunto membro di Al Qaeda. Le accuse a Register, ex produttore della Cnn che non conosce una parola di arabo, si sono poi moltiplicate a dismisura dopo l’imponente copertura riservata dall’emittente alla conferenza revisionista dell’Olocausto tenutasi in Iran lo scorso dicembre. Dopo quell’episodio i dirigenti di Al Hurra hanno riconosciuto che il canale è andato contro le sue stesse linee editoriali, ma hanno assicurato che sono state prese iniziative per evitare che simili incidenti possano ripetersi in futuro. Nonostante tutto uno dei caporedattori del tg, al quale nei giorni scorsi è stato chiesto dal Congresso americano se l’emittente sta raggiungendo l’obiettivo di diffondere i valori degli Usa nel mondo, ha risposto di non esserne sicuro al cento per cento, dal momento che nessuno dei massimi dirigenti parla arabo…
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