(9Colonne) – New York, 12 set – Social networking. Video sharing. Download musicali. Gossip sulle celebrità. I trend più “caldi” del Web devono molto ai siti che offrono questi servizi e contenuti e spopolano nella terza “Digital Hot List” annuale stilata da AdWeek. Scrive il giornale: “Tra i milioni di siti che offrono contenuti, questi player sono quelli che, nell’ultimo anno, hanno conquistato l’attenzione di consumatori, inserzionisti e marketer, della stampa e della cultura pop, generando una crescita esplosiva del business e accaparrandosi le prime pagine dei giornali anche per le innovazioni tecnologiche che introducono, oltre che per i contenuti, umoristici o piccanti”. Basandosi sui dati della Nielsen NetRatings sull’audience di Internet nel periodo giugno 2006-giugno 2007, AdWeek ha redatto una classifica che premia i siti con la crescita più spettacolare (sono stati esclusi i portali e gli aggregatori di contenuti come Yahoo e Google, mentre sono stati considerati canali come Aol News e Yahoo Sports). Ma i dati sulla performance economica sono solo uno dei fattori che hanno spinto un sito in una posizione più o meno alta. Altri elementi considerati importanti da AdWeek sono stati la capacità di attrarre marketing, di fare i titoli dei giornali, di innovare la tecnologia, di appassionare gli utenti. Ovviamente, è il grande momento dei siti di social networking e stilare la classifica “non è stato difficile”, si legge su AdWeek: il numero 1, arrivato direttamente dal decimo posto del 2006, è il sito Facebook, fondato da Mark Zuckerberg tra anni fa, e divenuto popolarissimo. “Con i visitatori unici cresciuti del 110% a 16,5 milioni, Facebook è la quintessenza di ciò che definiamo sito caldo”, secondo AdWeek. L’altro player di successo del settore del social networking, MySpace della News Corp., è al secondo posto, e il fenomeno del video-sharing, YouTube, al terzo. Quarto è un sito della Aol, TMZ, che pubblica pettegolezzi sulle star in crisi. La classifica continua con altri siti di nuova generazione: Veoh, dove si trovano video (6), e Digg (9), dove si scambiano contenuti. Tra le aziende tradizionali dei media, quelle che salgono ai posti più alti della lista sono marchi consolidati come Disney e Discovery, per l’ottima performance dovuta al traffico sostenuto sui loro siti e alla capacità di innovare che ha tenuto desto l’interesse degli inserzionisti. Altri siti di aziende tradizionali si guadagnano buone posizioni; non sono i più “caldi” del web, ma la performance è eccellente, grazie alla loro esperienza: tra questi, People.com della Time, Boston.com del Boston Globe e il Wall Street Journal Online.
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