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DEUTSCHE TELEKOM: PUNTIAMO AD ACQUISTO NEGLI USA

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Anche l’autorevole “Financial Times” conferma quanto già anticipato nel fine settimana da Wall Street Italia.

Deutsche Telekom va avanti nell’operazione di fusione con l’americana Sprint (PCS).

Gli ostacoli, tuttavia, non sono pochi. Come sottolinea il “Wall Street Journal” ambienti del Senato americano sono contrari all’operazione. Tanto che è stato fatto notare che la legge Usa vieta il trasferimento di licenze a gruppi controllati sopra al 25% da Governi stranieri.

E Berlino possiede ancora la maggioranza di Deutsche Telekom.

Ma secondo la stampa tedesca, dopo il fallimento della fusione tra Sprint e Worldcom (WDCP), i contatti proseguono.

“Il nostro obiettivo è negli Stati Uniti – ha sostenuto ieri in un’intervista l’amministratore delegato Ron Sommer – e stiamo parlando di una acquisizione e non di un’alleanza”.

L’acquisto di Sprint potrebbe costare ai tedeschi intorno ai 240 miliardi di marchi, ma con uno scambio azionario simile a quello già effettuato per creare DaimlerChrysler.

Deutsche Telekom già possiede, come France Telecom, il 10% di Sprint.

Intanto il gruppo tedesco si muove anche ad Est.

E lo fa con un’offerta pari a 895 milioni di dollari per rilevare il 51% di Slovenske Telekomunicacie, società slovacca che ha il monopolio della rete fissa di Bratislava.

Un acquisto molto possibile visto il ritiro dell’olandese Kpn per l’alta cifra richiesta dal Governo slovacco.