Economia

De profundis per i rivenditori Usa: fallimenti record

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L’accelerazione della crescita dello shopping online continua a mettere in crisi i retailer americani, che stanno chiudendo i battenti ad un ritmo mai visto prima: negli ultimi tre mesi, sono state 14 le catene della grande distribuzione finite in bancarotta.

I dati, diffusi dalla società di analisi S&P Global Market Intelligence, superano quelli del 2016 e alimentano quindi l’idea che la situazione stia assumendo contorni sempre più preoccupanti. Sono pochi i settori – si legge in un articolo di Bloomberg – immuni alla crisi: dall’abbigliamento all’elettronica, i big della grande distribuzione sono alle prese con un processo di riorganizzazione che appare quanto mai necessario per garantire la sopravvivenza.

Mentre i rivenditori americani chiudono i negozi ad una velocità senza precedenti, cercando allo stesso tempo di spostare le attività sul web,  S & P ricorda che il fenomeno attuale deve ricondursi all’incapacità dei retailer di adattarsi alla crescente pressione del commercio elettronico.

Non è un caso che l’amministratore delegato di Urban Outfitters, Richard Hayne, abbia spiegato lo scorso mese, durante una conferenza con gli analisti, che ci sono troppi negozi, specialmente quelli che vendono abbigliamento.

“Questo ha creato una bolla, e come l’abitazione, questa bolla è scoppiata”, ha detto Hayne. “Ora stiamo vedendo i risultati. Questa tendenza continuerà nel prossimo futuro e  potrà anche accelerare “.