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De Benedetti vuole riprendersi la Repubblica. No di Cir

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La galassia De Benedetti sotto i riflettori di Piazza Affari dopo che Carlo De Benedetti è tornato in campo per riprendersi Repubblica, ceduta ai figli una decina di anni fa. Lo scorso venerdì l’ingegnere, tramite Romed S.p.A, ha presentato alla Cir Spa un’offerta in denaro “non sollecitata né concordata” sul 29,9% di GEDI, gruppo editoriale romano che edita Repubblica, La Stampa, SecoloXIX al prezzo di chiusura di giovedì, pari a 0,25 ad azione, per un controvalore di poco superiore ai 38 milioni di euro.

Un’offerta rispedita al mittente che ha affermando di “ritenere detta offerta manifestamente irricevibile in quanto del tutto inadeguata a riconoscere a CIR S.p.A. e a tutti gli azionisti il reale valore della partecipazione e ad assicurare prospettive sostenibili di lungo termine a GEDI S.p.A., aspetto sul quale CIR S.p.A. è da sempre impegnata”.

“Quest’iniziativa è volta a rilanciare il gruppo al quale sono stato associato per una lunga parte della mia vita e che ho presieduto per dieci anni, promuovendone le straordinarie potenzialità”, aveva spiegato l’ingegnere nella lettera che accompagnava l’offerta di acquisto della quota. “È chiaro che conoscendo bene il settore mi sono note le prospettive difficili, ma credo che con passione, impegno, consenso e competenza il gruppo possa avere un futuro coerente con la sua grande storia”.

Va detto che la famiglia De Benedetti non è sola in Cir. Nel capitale ci sono  minoranze e la questione non può essere risolta come se si trattasse di un riassetto privato. Inaccettabile, poi, dal punto di vista degli azionisti Gedi, visto che si tratta di un’offerta ai prezzi di Borsa di giovedì, quindi senza premio, che andrebbe a smantellare una quota che oggi in Gedi è di maggioranza.

“Sono profondamente amareggiato e sconcertato dall’iniziativa non sollecitata ne concordata presa da mio padre e il cui unico risultato consiste nel creare un’inutile distrazione, della quale certo non si sentiva il bisogno” ha commentato Rodolfo De Benedetti.

All’apertura dei mercati, Gedi  sale del +6%, Cir apre a +0,6%.