Mercati

Dazi, i titoli di Piazza Affari preferiti da Equita per il nuovo scenario

La sospensione di 90 giorni dei dazi reciproci decisa da Trump ha ridato slancio ai mercati. Incoraggiate dai forti rialzi di Wall Street, anche le piazze europee questa mattina segnano significativi rialzi in avvio di seduta. Milano vola del 7,8%, con lo spread in calo in area 117 punti. Parigi segna un progresso del 7,2%, Francoforte del 7,48%, Amsterdam del 6,8%, Madrid del 6,9% e Londra del 6,3%.

Diversa la situazione con la Cina, dove il conflitto commerciale si è intensificato: gli USA hanno innalzato le tariffe fino al 125%, dopo che la Cina aveva risposto alle tariffe iniziali USA fino al 104% con un proprio incremento all’84%.

L’opinione di Equita

Secondo gli analisti di Equita, l’annuncio riduce le probabilità di recessione, e si inserisce in un contesto geopolitico che sembra avviarsi verso una progressiva separazione tra Cina e Stati Uniti.

L’Unione Europea, a nostro avviso -scrivono in una nota –  punterà alla negoziazione con gli USA, mentre la Cina potrebbe intensificare le misure di stimolo interno per contrastare gli effetti economici negativi.

I titoli preferiti

Tornando ai mercati, e in particolare a piazza Affari, gli esperti della sim italiana considerano che lo scenario attuale favorisca un aumento degli investimenti legati al ritorno della produzione nei Paesi occidentali. Restano invece maggiori incertezze per le aziende europee più esposte alla Cina, poiché la rilocalizzazione delle supply chain – dicono – richiede tempo e i nuovi dazi USA-Cina rischiano di accentuare le difficoltà.

Da un punto di vista operativo – aggiungono da Equita – nel breve i finanziari e i titoli ciclici beneficeranno maggiormente al margine di una riduzione delle probabilità di recessione (tra i preferiti e maggiormente penalizzate nella recente correzione  Fineco, BPER).

Guardando invece ai titoli che potrebbero beneficiare in modo più strutturale dei trend in atto, vengono segnalati tra le industriali Buzzi, Webuild, Danieli Risp., Prysmian, Interpump.

Maggiore cautela è espressa sul settore auto, ancora penalizzato dai dazi del 25% su tutte le auto importate, incluse anche quelle prodotte in Canada e Messico, e che a partire dal 3 maggio – in assenza di modifiche – colpiranno anche i componentisti.

Nel segmento consumer, vengono segnati Campari e Technogym, con fondamentali solidi e una bassa esposizione al mercato cinese. Tra le mid-small, tra i titoli eccessivamente penalizzati vengono invece individuati Reply e Ariston. Maggiore rischio è visto per i titoli con supply chain cinese, come Essilux e Safilo.