NEW YORK (WSI) – Potrebbe avere risvolti positivi sull’economia europea il continuo flusso dei migranti e questo per via dell’aumento delle spese fiscali a sostegno dei rifugiati. A rivelarlo è Pimco, il colosso americano dei fondi di investimento nel suo aggiornamento trimestrale.
Questo nonostante recentemente il Fondo Monetario Internazionale aveva dichiarato che i tempi non erano ancora maturi per stimare l’impatto fiscale del flusso migratorio sui paesi chiamati a gestire l’emergenza.
Fa eco alle dichiarazioni del primo fondo di investimento di Bond al mondo anche Goldman Sachs, che si sofferma sull’impatto positivo che il flusso dei rifugiati avrà sulla crescita economica del vecchio continente, ma sempre nel medio-lungo termine “se non altro perché compensa i problemi creati dalle sfide demografiche”, ossia l’invecchiamento della popolazione europea.
Aggiunge la banca: “E anche nel breve termine, la risposta fiscale all’influsso dei rifugiati dovrebbe stimolare la domanda interna, specie in Germania”. La tesi è sostenuta anche dall’Oxford Economics, secondo cui “l’arrivo in Europa di 1 milione di profughi potrebbe far aumentare il Pil tedesco dello 0,6 per cento entro la fine del 2020″.
