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Crisi Yahoo: cambio strategia o colosso Internet rischierà la fine

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SUNNYVALE (WSI) – Crisi nera per Yahoo! che potrebbe di fatto scomparire dal mercato. A lanciare la notizia il Wall Street Journal secondo cui il cda del colosso Internet con sede a Sunnyvale in California guidato dalla manager Marissa Mayer — chiamata a rimettere in sesto il primo grande motore di ricerca sul web fondato nel 1994 – potrebbe decretare una svolta.

La notizia arriva proprio in un momento in cui aumentano le preoccupazioni sul fatto che la stesso chief executive Marissa Meyer non sembra essere riuscita a ottenere risultati soddisfacenti, nel turnaround avviato negli anni del suo insediamento, fin dal 2012.

La possibilità messa sul tavolo delle discussioni riguarda la dismissione del core business di Yahoo!, come Yahoo Mail e news legate ad internet che gli analisti di Wall Street valutano 3,9 miliardi di dollari . Altra ipotesi sotto valutazione è quella di cedere la quota del 15% di azioni che vale 32 miliardi di dollari, del colosso di vendite cinesi online Alibaba, fiore all’occhiello della società californiana. Al momento però il Fisco americano non ha dato alcuna rassicurazione a Yahoo sul fatto che la cessione delle azioni di Alibaba sarà soggetta o meno a normale tassazione.

Lo scorso mese il fondo attivista Starboard Value aveva fatto pressioni affichè Yahoo! mettesse in stand-by lo spin-off della partecipazione in Alibaba Group Holding, concentrando i suoi sforzi proprio sulla dismissione del suo business di Internet in costante difficoltà. La sua posaizione è tuttavia cambiata, nel momento in cui il Fisco Usa non ha dato alcuna indicazione sull’eventualità che uno spin off di Alibaba possa tradursi in miliardi di dollari di tasse.

Grand parte del valore di Yahoo è legato proprio alle partecipazioni asiatiche: oltre ad Alibaba, il 35% è in Yahoo! Japan che vale 8,5 miliardi e come tale per gli analisti la vendita del core business dell’azienda di Sunnyvale non vale nulla senza gli asset asiatici. Tra i possibili acquirenti figurano private equity, società di media e telecomunicazioni, anche se l’unico nome a circolare è quello della giapponese SoftBank.

Nel frattempo il board, come riporta il Wall Street Journal, dovrebbe cominciare un esame delle varie opzioni sul tavolo e proseguire i suoi lavori fino a venerdì. Il titolo Yahoo! dopo avere chiuso in flessione dello 0,30% la seduta di martedì al Nasdaq è arrivato a guadagnare il 7% nelle contrattazioni afterhours.