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Crisi immobiliare Italia: la prossima bomba per le banche

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New York – La bomba a orologeria nelle banche italiane porta il nome di crisi del mercato immobiliare. Ovvero porta il nome dello stesso motivo che ha portato al collasso il sistema finanziario iberico. “Italian Banks may not escape real estate trouble”. Gli istituti di credito italiani rischiano dunque prima o poi di essere costretti a operare forti svalutazioni sugli asset legati al mercato del mattone.

Di fatto, i prezzi delle case in Italia sono crollati in termini reali -16% dal 2008 -: il 44% dei prestiti delle banche è legato al settore. Questo significa – stando alle stime di AlixPartners – che le banche potrebbero essere prossime ad accusare perdite – sulla scia del crollo dei prezzi delle abitazioni – tra 9 e 65 miliardi di euro, oltre ai 23 miliardi di euro legati ai crediti inesigibili venutisi a creare con la recessione.

“Questa potrebbe essere una bomba a orologeria per le banche italiane”, ha detto chiaramente Claudio Scardovi, managing director di AlixPartners, intervistato da Reuters. Potremmo non aver avuto quegli eccessi della bolla immobiliare esplosa in Spagna e nel Regno Unito, ma siamo ancora a rischio, se nulla verrà fatto”.

L’esposizione delle banche italiane verso il settore immobiliare – mutui e prestiti alle società attive nel mercato immobiliare – è di 662 miliardi di euro, contro i 951 miliardi di euro della Spagna.