Economia

Crisi banche USA: per Warren Buffett è il management a dover pagare

A una settimana dal fallimento di First Republic Bank, anche Warren Buffett si è pronunciato sui colpevoli della crisi bancaria che sta travolgendo gli Stati Uniti. L’Oracolo di Omaha ha mantenuto una linea dura, affermando senza remore che i dirigenti che hanno portato in crisi il sistema bancario statunitense dovrebbero sobbarcarsi una “punizione”, dal momento che l’economia americana è alle prese con la peggior serie di fallimenti bancari dal crollo finanziario del 2008.

Il guru degli investimenti ha aggiunto che era già diffidente da tempo (ancor prima che iniziasse il domino di fallimenti) nei confronti della maggior parte dei titoli bancari a causa degli “incentivi disordinati” e di aver recentemente ridotto la sua esposizione al settore, ad eccezione di Bank of America.

“L’amministratore delegato e i dirigenti dovrebbero essere puniti quando le banche che gestiscono si mettono nei guai. Altrimenti, lasciandoli impuniti si rischia di creare un precedente e passare l’esempio distorto che si può tranquillamente portare alla rovina una banca senza pagarne le conseguenze. Sicuramente un messaggio non virtuoso da passare alle “mani forti” che orientano il comportamento dell’economia. Ad esempio la malagestione di First Republic Bank, in bella vista ma ignorata da tutti fino all’esplosione della crisi, permetteva di offrire mutui non governativi garantiti a tassi fissi per importi enormi. Una situazione folle a vantaggio della banca”, ha specificato il tycoon della finanza americana.

Charlie Munger, vicepresidente di Berkshire Hathaway e braccio destro di Buffett, ha fatto eco alle sue preoccupazioni:

“non credo che avere un gruppo di banchieri che cercano solo di arricchirsi porti a cose buone. Penso che i banchieri dovrebbero essere come gli ingegneri per essere definiti tali, cioè dovrebbero evitare i guai piuttosto che puntare ad arricchirsi. Il sistema di valori è distorto alla base della professione stessa”.

Parlando all’assemblea annuale degli azionisti della sua Berkshire Hathaway, Buffett non ha risparmiato dalle critiche nemmeno i politici, i regolatori e la stampa per come hanno gestito i recenti fallimenti di Silicon Valley Bank, Signature Bank e First Republic Bank, affermando che i loro messaggi “molto scadenti” hanno spaventato inutilmente i depositanti. L’Oracolo di Omaha ha vissuto in prima persona il panico dei risparmiatori fin dalla più tenera età, in quanto suo padre perse il lavoro nel 1931 a causa proprio di una corsa agli sportelli.

Dal canto suo la Federal Reserve, analizzando da vicino il fallimento di SVB, ha attribuito la “colpa” alla deregolamentazione apportata durante la presidenza Trump nel 2018, che ha ridotto controlli e limiti, soprattutto nell’erogazione di prestiti da parte delle banche più piccole.