Se andrà in porto l’aumento di capitale da 700 milioni di euro e poi attuerà la pulizia del bilancio dai crediti deteriorati, il Credito Valtellinese potrà andare a nozze con un altro istituto di credito già nei prossimi mesi.
Questa l’indiscrezione che rende noto un banchiere vicino al dossier. Nel frattempo il Creval ha deciso i contorni dell’aumento di capitale da 700 milioni di euro: le nuove azioni verranno vendute a 0,1 euro, con un sconto del 16%. In particolare verranno emesse 6.996.605.613 azioni ordinarie, prive dell’indicazione del valore nominale, al valore di 0,1 euro l’una, nel rapporto di 631 azioni di nuova emissione per ogni azione posseduta. Il controvalore massimo sarà di 699.660.561,30 euro.
L’operazione partirà lunedì prossimo 19 febbraio con ultimo giorno di negoziazione dei diritti il 2 marzo (prima delle votazioni politiche, come da indiscrezioni) e chiusura definitiva l’8 marzo.
Le banche del consorzio – Mediobanca (in qualità di Sole Global Coordinator e Joint Bookrunner), Banco Santander , Barclays, Citigroup Global Markets Limited e Credit Suisse (in qualità di Co-Global Coordinators e Joint Bookrunners), Commerzbank e Société Générale (in qualità di Senior Joint Bookrunners), Banca Akros, Equita Sim e Keefe, Bruyette & Woods (in qualità di Joint Bookrunners) e MainFirst (in qualità di Co-Lead Manager) – si sono impegnate a sottoscrivere le azioni Creval di nuova emissione eventualmente rimaste inoptate al termine dell’asta dei diritti per un valore massimo pari all’aumento di capitale.
Borsa Italiana ha comunicato che l’aumento è “fortemente diluitivo“, quindi verrà applicato il modello “rolling” secondo la normativa di riferimento. Ieri il titolo Creval ha chiuso la seduta a quota 10,234 euro a Piazza Affari, in calo del 4,34% mentre oggi è entrato in asta di volatilità cedendo il 14,70%.