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Cosa fare con azioni Intesa e bond Unicredit

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MILANO (WSI) – Quando è il momento opportuno per vendere le azioni Intesa? E cosa fare con i bond di Unicredit in dollari? Queste alcune delle domande che si pongono molti investitori e a cui risponde l’associazione Altroconsumo Finanza.

Partendo dalle azioni Intesa (2,23 euro), se sono state acquistate nel corso 2016, la prima cosa da dire a chi abbia intenzione di venderle è che se si ha bisogno di soldi a brevissimo termine, non bisogna investire in azioni. Il consiglio è di tenere i soldi su un conto deposito non esponendosi così al rischio di perdite sul capitale. Altra domanda che si fanno in molti riguarda lo stacco del dividendo Intesa.

Quanto tempo prima devo comprare le azioni per avere diritto al dividendo?”.

Ebbene l’associazione dei consumatori precisa che le azioni non devono mai essere comprate il giorno prima dello stacco (o pochi giorni prima) per poi rivederle subito dopo.

“Per chiarire perché facciamo un esempio. Supponi di comprare oggi un’azione che ha prezzo di 100 euro e che domani stacca un dividendo di 10 euro – per avere diritto al dividendo basta avere l’azione in portafoglio il giorno prima dello stacco. Domani incassi i tuoi 10 euro lordi di dividendi, ma l’azione aprirà a 90 euro, il prezzo del giorno prima meno il dividendo (succede sempre così, il giorno dello stacco, il prezzo dell’azione in apertura di mercato è sempre pari a quello del giorno prima meno l’importo del dividendo). Quindi se rivendi subito, ti ritrovi con 90 euro di valore azionario più 10 euro (lordi) di dividendo: quello che hai preso da una parte, lo perdi dall’altra. Per questo non si compra mai un’azione il giorno prima dello stacco del dividendo per rivenderla poi subito dopo. Ma allora il dividendo non serve a niente? No, tutt’altro. È un elemento importante per scegliere un’azione, ma solo se si tiene quest’ultima per qualche tempo (intendiamo anni): in quel caso il prezzo del titolo ha la possibilità di evolversi e recuperare, rendendo il dividendo davvero un premio in più”.

Passando ai bond di Unicredit in dollari Usa a durata 7 anni, sulla convenienza o meno, l’associazione consiglia di puntarci qualcosa perché sembra “un buon momento”.

“Secondo i nostri modelli di valutazione, a 1,09 dollari per 1 euro, centesimo più centesimo meno, la valuta a stelle e strisce ha un prezzo giusto nei confronti dell’euro e per questo il consiglio è, al più, mantenere. La realtà è però spesso diversa da quello che dicono le equazioni matematiche e non è detto che il dollaro qui si fermerà e punto. Rispetto ai massimi toccati a fine novembre 2015 di 1,05 dollari per un euro, il biglietto verde ha perso terreno (-7,1%) e ora ch’è a 1,14, c’è chi inizia a prospettarne una risalita. Lo spazio per guadagnare qualcosina c’è, e questo anche solo se si tornasse ai livelli di 6 mesi fa. Così, se vuoi fare una scommessa, questo è un buon momento per puntarci qualcosa”.

In merito poi al titolo da scegliere, quello a tasso variabile permette di sfruttare il rialzo dei tassi e vendere prima della scadenza senza rimetterci troppo sul prezzo – a differenza di quanto accadrebbe con un titolo a tasso fisso. Nello specifico però il bond Unicredit in dollari Usa, durata 7 anni, con cedole del 3% per i primi tre anni e poi pari al tasso Libor 3 mesi +1,03% non è il prodotto migliore.

“Per esempio, dal 4° anno lo spread dell’1,03% offerto in aggiunta al tasso Libor non è il valore minimo possibile. Se il Libor andasse sottozero, cosa vero improbabile, tu avresti meno dell’1,03%. Insomma, il vero minimo è una cedola pari a 0”.

Il consiglio è per altri due bond: Banca Imi Tasso misto 07/04/2021 (prezzo 96,14; Isin IT0005089336) e Mediobanca Tv Cap&Floor 13/04/2022 (prezzo 95,92; Isin IT0005090045), con cedola minima rispettivamente all’1% e al 2%, con un rendimento netto minimo dell’1,75% e del 2,15%.

“Se i tassi si alzeranno, però, il rendimento sarà maggiore. In alternativa puoi puntare solo sulla rivalutazione del biglietto verde con l’Etfs Long Usd Short Eur (prezzo 51,59 euro; Isin JE00B3RNTN80 – è quotato su Borsa italiana), prodotto che segue l’andamento del cambio tra dollaro e euro”.

Fonte Intesa SanPaolo

Fonte Unicredit