Economia

Coronavirus: tra autocertificazioni e multe, ecco cosa cambia per gli spostamenti

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Da martedì 10 marzo fino a venerdì 3 aprile tutta Italia è sottoposta a importanti limitazioni negli spostamenti, resi indispensabili dall’evolversi del contagio da COVID – 19. È quanto prevede DL pubblicato in nottata nella Gazzetta Ufficiale, che prevede già da questa mattina il monitoraggio nelle “aree a contenimento rafforzato”

Tre le ragioni per cui è possibile sostarsi fuori dai comuni di residenza o domicilio.

Esigenze lavorative: sono consentiti gli spostamenti per le attività lavorative ( nel caso di lavoro dipendente, dichiarazione o documento dell’impresa)

Motivi di salute: casi in cui l’interessato debba spostarsi per sottoporsi a terapie, cure mediche, non effettuabili presso il comune di residenza

Situazioni di necessità: attività indispensabile per tutelare un diritto fondamentale (in caso di acquisto di beni di prima necessità, ove non disponibili nel proprio comune, è possibile recarsi nei comuni confinanti.

La motivazione dello spostamento nel caso di lavoro autonomo, salute e necessità, deve essere attestata da un’autodichiarazione, che dovrà essere presentata in caso di controllo.

Resta comunque il divieto assoluto a spostarsi, senza eccezioni, per le persone sottoposte a quarantena o positive al coronavirus.

Per andare incontro ai cittadini che non hanno il modulo la Polizia ferroviaria farà compilare le certificazioni nel momento del controllo.

Ricordiamo inoltre che limitazioni riguardano le persone e non le merci.

Come funzionano i controlli

I controlli saranno eseguiti lungo le linee di comunicazione dalla Polizia stradale e dall’Arma dei carabinieri.

La Polizia ferroviaria curerà invece, insieme al personale delle Ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, i controlli su tutti i passeggeri in entrata e uscita dalle stazioni. In questo caso saranno effettuati anche check sullo stato di salute dei viaggiatori con i termoscanner.

Anche negli aeroporti sono previsti controlli per i passeggeri in partenza e in arrivo e, anche in questo caso, sarà necessario esibire l’autocertificazione per muoversi dalle zone a contenimento rafforzato. I passeggeri in arrivo dovranno motivare lo scopo del viaggio.

Cosa succede in caso di violazione delle norme

In caso di violazione sono stabilite pene fino all’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro. Pene più gravi possono essere comminate per chi adotterà comportamenti, come ad esempio la fuga dalla quarantena per i positivi, che possono configurare il reato di delitto colposo contro la salute pubblica.