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Coronavirus: Speranza e Fontana vertice su nuovi provvedimenti. “Seguire modello Genova”

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Il ministro della Salute, Roberto Speranza, si recherà in Lombardia oggi pomeriggio (4 marzo) per valutare assieme al governatore, Attilio Fontana, la situazione della regione più colpita dall’epidemia di coronavirus e discutere la possibile introduzione di nuove misure.
In mattinata Speranza è stato impegnato, come tutti i ministri del governo, in una riunione sull’emergenza coronavirus presieduta dal premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.

I provvedimenti che la Regione Lombardia intende richiedere al governo “sono relativi alle misure finanziarie da adottare per sostenere i nostri lavoratori e i nostri imprenditori che stanno subendo dei gravi danni dall’emergenza provocata dal COVID19”, ha dichiarato ieri il presidente della Regione Fontana. “Si tratta di proposte che traggono origine, soprattutto, dagli incontri che abbiamo avuto con i diversi stakeholder, al cosiddetto Tavolo dello Sviluppo” ha proseguito Fontana, “in quell’occasione abbiamo raccolto le valutazioni e le proposte, che abbiamo sintetizzato nelle proposte che presenteremo domani e che sono state oggetto di condivisione anche con le altre Regioni coinvolte, Veneto e Emilia Romagna”.

Copiare il modello post-crollo del ponte Morandi a Genova

 

Il vicepresidente della regione, Fabrizio Sala, ha evocato il modello seguito all’indomani del crollo del Viadotto sul Polcevera a Genova, compresa la nomina di commissario straordinario per le imprese:

Chiederemo al Governo di attuare misure shock sul modello del Ponte Morandi di Genova, riconoscendo alle imprese liquidità come sostegno per mancato guadagno. Tutta la Lombardia diventi economicamente zona rossa”.

Da quanto emerso dal Tavolo Patto Sviluppo è emersa anche la richiesta di poter spostare le “risorse di Fondi Strutturali [europei] non assegnate/impegnate da parte di Regioni non interessate in misura rilevante dall’emergenza sanitaria; sostegno per la liquidità delle aziende con fondi pubblici e un rafforzamento dei Confidi ed una correlativa attivazione straordinaria di risorse BEI/FEI per investimenti di contrasto di lungo periodo delle conseguenze dell’emergenza economica (sanità, infrastrutture materiali ed immateriali, imprese 4.0), con concessione semplificata, anche con deroghe al codice appalti”.